Torino Set

orino orino di Stefano Della Casa IL 16 febbraio 1962 le cronache torinesi dei giornali sono occupate dalla notizia che a Torino si girerà un film sugli immigrati meridionali, la vicenda di un giovane calabrese che cerca casa e lavora tra Porta Palazzo, Gassino e Venaria, vorrebbe portare su la famiglia ma non ha soldi e allora inizia a ricattare il datore di lavoro. La notizia è corredata da indicazioni precise che riguardano il regista (Mario Maffei, una lunga carriera come aiuto soprattutto per Mario Monicelli), l'attore principale (Jacques Perrin, noto all'epoca per essere stato l'anno prima protagonista di «La ragazza con la valigia» di Zurlini) e i tempi di lavorazione (primo ciak a metà marzo, film pronto a maggio per uscire subito sugli schermi). Del film, però, nessuna traccia successiva. Come mai? Mario Maffei, sentito in proposito nel 1987 quando stava interpretando un piccolo ruolo in «I soliti ignoti vent'anni dopo» di Amanzio Todmi, non si ricordava niente ma escludeva un suo coinvolgimento visto che stava preparando il suo esordio alla regia, «I promessi sposi», con Gii Vidal nel ruolo di Renzo, Carlo Campanini in quello di Don Abbondio e Ivo Garrani (papà del socio di Mirabella) in quello dell'Innominato. E allora? Ad essere maligni, gli articoli riportavano anche che «il capitale del film era interamente torinese». Date le note ristrettezze del cinema fatto a Torino, non si può escludere che i capitali che potevano essere coinvolti nel progetto fossero in realtà prossimi allo zero e che l'articolo dovesse servire come specchietto per le allodole per aver soldi. CRISTINA TARDITO Stilista VALENTINA VALSANIA Studentessa di Biologia Ogni settimana pubblicheremo, oltre a! giudizio dei critici e di un personaggio cittadino, anche quello di un lettore. Chi vuole partecipare può scrivere, indicando indirizzo, numero telefonico, professione e fotografia a «Il consiglio dei sei» TorinoSette, La Stampa, via Marenco 32,10126 Torino.

Luoghi citati: Torino, Venaria