FLANELLARE CON VENERE

FLANELLARE CONVENERE FLANELLARE CONVENERE Vergani: due secoli di case chiusi to o demerito - le opinioni continuano a pullulare - di Lina Merlin. Un evento, il sipario calato sulla «statalizzata» fine del mondo, per dirla con Courbet. Ma i giornali lo tacquero, a cominciare dal Corriere di Missiroli: «Era puritanesimo - spiega Guido Vergani -. Quei panni sporchi meglio non lavarli al cospetto dei lettori». Anche nel suo preziosissimo Diario (lo ha pubblicato Leonardo), Orio Vergani, allora firma principe di via Solferino, ignorò le persiane alzate: «La ragione va cercata nella cultura e nell'educazione ottocentesche che lo permeavano. Lui, che pure onorò i figli di una confidenza totale, certe finestre non riusciva a spalancarle. Solo dopo la morte venni a sapere - e non da familiari - che suo padre era Virgilio Talli, attore, capocomico, regista, lo scopritore di Ruggero Ruggeri, Dina Galli, Maria Melato, Sergio Tofano, Vera Vergani. Corsi dalla nonna, novantaseienne, le annunciai la scoperta, mi accomiatò: "Buongiorno, signor Talli"». Attraversa due secoli, Vergani. Un viaggio nel Vecchio Continente dell'amore mercenario (o, semplicemente, dell'amore, come lo sentiva Buzzati), che riconosceva in Madame la France, in Parigi, la culla, la capitale. Sfilano - incasto¬ nate, incastonati, nel clima socioeconomico del tempo - appareilleuses, macrò, maquos, souteneurs, tenanciers, placeurs, mai tresses, bocche di rosa, testimoni metafisici (artisti, scrittori) e prosaici (il partigiano Pavolini, che, nell'aura di una «casa», maturò e vide dissolversi l'attentato a un giovane reo di aver collaborato a un foglio repubblichino: Spadolini). Si leva - qui il cicerone è abilissimo - e prepotente s'insinua nelle nari, polverizzando l'eventuale voglia di rifare l'ancien regime, l'odore del talco, del lisoformio, dei sudori e dei fiati. Un fetore mal sopportato dailo stesso Fusco, a cui gli austeri regolamenti negavano la balsamica, refrigerante, dose industriale di liquore, grappa in primis. «L'ho ancora incontrato - racconta Vergani - alla vigilia della scomparsa. Viveva con una signora già di una certa età, che lasciava intendere i segni di una lontana, assoluta bellezza. Giancarlo, fra un aneddoto e un'invettiva, sollevava come un'ostia la foto di una biondina lei, la sua compagna - non lesinando l'orgoglio: "Gli ufficiali del Carso andavano all'assalto con questa foto sul cuore!"». Le case di tolleranza, «dove gli specchi - assicurava Fusco - sono

Luoghi citati: Carso, Parigi, Vecchio