Scrivere a COLORI

Scrivere a Scrivere a COLORI wmmmmmmm LA RICETTA DI GOETHE C COOi |iCOLORI è più semplice i dipingerli che scriverli. i Ad Arles Van Gogh, per i dichiarare il suo odio a ilGauguin che se n'era andato dopo liti furibonde, dipinse una sedia vuota, una cancleltf^àccésa e due libri: giallo uno, rosa l'altro. Quanti filosofi e scrittori han provato a catturarli nelle parole, da Empedocle a Platone, da Democrito ad Aristotele. Goethe nella sua Teoria dei colori scrive: «Per creare il colore sono necessarie luce e oscurità, chiaro e scuro o, se ci si vuole avvalere di una formula generale, luce e non-luce». Ma «scrivere i colori» rimane una bella sfida, occorre temperare le parole o renderle spesse per arrivare alla sfumatura o alla sottolineatura violenta. E il concorso promosso dal «Premio Grinzane Cavour» e da La Stampa invita ad incrociare e a fissare esperienze, emozioni, sentimenti. «Una giornata luminosa», «una giornata grigia», modi di dire che non riguardano solo una condizione atmosferica ma un umore interno. Il colore è fuori e dentro di noi: radiosi, gialli?, in una giornataccia di pioggia, di pece, neri o grigi?, in un mattino azzurro, luminoso. In trenta righe ci può stare un'intera vita, un romanzo, ma anche un battito di cuore o di ciglia, una frase. Un romanzo può avere un unico colore, una frase l'intero arcobaleno. Dipende esclusivamente dal tono delle parole usate. In trenta righe si può scrivere una poesia cercando di descrivere una emozione e sorprendersi alla fine per il colo¬ i Un concorso Grinzane Cavour «Im Stampa»: viaggi culturali in premio Sentimenti, emozioni, esperienze: la sfida di guardarsi dentro istintiva metafora dell'infinito. L'azzurro del cielo sereno e del mare tranquillo è stato introiettato come il colore della sicurezza e della libertà. Troviamo l'azzurro nel manto materno della Madonna, nei «caschi blu» dell'Orni, nel marchio di molte società assicuratrici. E nei jeans: che sono il simbolo del tempo libero dell'uomo contemporaneo, delle nostre vacanze. Ma attenzione, tra l'azzurro dei jeans e il blu della tuta operaia, tra la libertà della vacanza e la schiavitù del lavoro, c'è soltanto una sfumatura di differenza. Per questo, forse, si è diffusa la moda di scolorire artificiosamente i jeans. Per farli più diversi dalla tuta, per farli più nostri, metterci dentro la nostra vita, i nostri sogni. cattivo, Dio e Satana, il paradiso e la dannazione. Dicono che il rosso sia il primo colore percepito dai neonati e la prima tonalità che cogliamo al risveglio. Certo «rosso» è in ogni lingua conosciuta il più antico nome di colore, il primo a comparire dopo la distinzione tra il chiaro e lo scuro. Associato, come si diceva, al sangue, trasmette un segnale di allarme, ma anche di calore: e i fisici hanno poi scoperto che al rosso corrisponde la lunghezza d'onda maggiore della luce visibile, al confine con quell'infrarosso che avvertiamo, appunto, sotto forma di calore. Il rosso monopolizza lo sguardo, come sanno bene le donne che se lo mettono sulle labbra e gli affidano gli abiti più arditi. Rosso è il colore prima dell'aristocrazia greco-romana, poi dei cardinali e in¬ fine del proletariato alla riscossa. La preziosissima porpora di Tiro, ottenuta da rari molluschi, si democratizza solo nel 1856 quando, grazie alla chimica, William Henry Perkin prova a mescolare con alcol un derivato del catrame. Siamo negli anni di Karl Marx. Seguì l'esplosione dei coloranti sintetici: oggi se ne conoscono tre milioni, diecimila sono stati commercializzati e ogni settimana in laboratorio ne nascono due nuovi. L'antropologia dei colori potrebbe occupare non pagine, ma libri e biblioteche. Un cenno soltanto all'azzurro, che nella vastità del cielo e del mare trova la sua Piero Bianucci UNA V r.iìi <;i.s i \ moiì i \ « IL Premio Grinzane Cavour e «La Stampa» i promuovono il concorso «Scrivere i coloi ri», in occasione del convegno internazioi naie «I colori della vita», organizzato dalla s i Città di Torino e dalla Fiat. Questo convegno rappresenta un importante momento di riflessione sul colore inteso come universo ricco di messaggi e di suggestioni. L'iniziativa «Scrivere i colori», rivolta a giovani e adulti, si propone di stimolare la creatività su un tema vasto e con molti richiami al mondo artistico e letterario, invitando i partecipanti a esprimere sentimenti, esperienze, emozioni legate ai colori della vita, intesi anche in senso metaforico. Il colore è in rapporto indissolubile con le arti visive, ma da sempre la letteratura ha cercato di esprimere le corrispondenze del colore con le parole e con i sentimenti. I lavori potranno essere poesie o brevi racconti, e non dovranno superare le 30 righe dattiloscritte (60 battute per riga). Dovranno essere inviati, via posta o via fax, entro il 20 agosto alla Segreteria del Premio Grinzane Cavour, via Montebello 21, 10124 Torino, fax: 011/817.26.80, tel. 011/812.68.47. ■ £j Fazi Editore Georges Rorfenhaeh BRUGES LA MORTA « euro di Emanuele Trevi presentazione di Malili I.Diluii 120 pp. L. 15.000 Un avvincente racconto di ■ seduzione e misteri. Il libro che £j stregò la generazione decadente. VITA IN 30 RIGHE re che dà. Non è detto che ognuno attribuisca uno stesso significato. Il giallo è sempre gioia? Il nero è sempre luttuoso? Ci sono esperienze che possono farci cambiare idea su di un colore, stravolgere il significato a cui eravamo legati. Colorimetria, storicismo, psicologismo. C'è un piccolo libro, molto interessante sulla Storia dei colori di Manlio Brusatin (Einaudi), che racconta il senso dei colori, il rapporto con la forma, le azioni e le passioni a cui li leghiamo; insegna a cogliere, parlando di materiali, il colore prevalente delle città in epoche e geografie diverse. Parla di Leonardo e di Newton, delle bolle di sapone di Benjamin, dei colori che Lucrezio descriveva nel suo «De rerum natura» e di un trattato del Cinquecento, «Plictho de l'arte de tentori», di Giovanventura Rosetti. Dio ha creato la luce e la luce ò il «presupposto di tutti i colori», l'arcobaleno è un arco, un ponte, una spada che riposa dopo il combattimento: quanta simbologia l'uomo ha legato al colore. Un'avventura intellettuale mai finita. Sommare i colori: il giallo più l'azzuro dà il verde. Sommare i sentimenti della vita: amore e rabbia, insofferenza e pietà. Quante storie si possono scrivere. Leo Lionni che è un affascinante narratore di storie per bambini aveva disegnato l'incontro di due colori: piccolo blu e piccolo giallo. Ma qui il concorso vuole delle storie, delle parole, che esprimano come si sta dentro la vita. Nico Orengo Una giuria composta da Francesco Biamonti, Lorenzo Mondo, Ugo Nespolo, Giuseppe Pontiggia (presidente) e Francesca Sanvitale avrà il compito di giudicare i lavori e di scegliere i tre vincitori. I premi consisteranno in tre viaggi culturali per due persone, della durata di una settimana, a Parigi («I colori di Picasso»), Amsterdam («I colori di Van Gogh»), Barcellona («I colori di Mirò»). I viaggi sono offerti da Toro Assicurazioni. La premiazione avverrà domenica 10 settembre, in piazza Vittorio Veneto, a Torino, nell'ambito della serata conclusiva delle manifestazioni del progetto «I colori della vita». I tre vincitori prenderanno parte alla serata, che verrà teletrasmessa in diretta su Raiuno. «Scivere ! colori» è un'iniziativa che si accorda con i compiti istituzionali del Grinzane: diffondere la cultura stimolando il gusto per la scrittura e offrendo spazi all'espressione della creatività e degli immaginari. II progetto verrà pubblicizzato sulle pagine de «La Stampa» e gli elaborati vincitori verranno pubblicati sulle pagine culturali del quotidiano torinese.

Luoghi citati: Barcellona, Grinzane Cavour, Parigi, Torino