Carte di credito troppo care BANKITALIA

Carte di credito troppo care BANKITALIA Carte di credito troppo care ROMA. Lo sviluppo delle carte di pagamento «può e deve diventare una priorità per le banche italiane», perchè può ampliarne i ricavi e contenere i costi operativi. Ma «è necessario rivedere il sistema dei prezzi oggi applicato non solo alle carte ma anche agli strumenti ad essi alternativi, quali gli assegni e i servizi di prelevamento di contante». Lo ha detto il vice direttore generale della Banca d'Italia Tommaso Padoa Schioppa, intervenuto al quarto convegno della Servizi Interbancari. Le carte di pagamento, il cui utilizzo in Italia è ancora allo stadio iniziale, per raggiungere più efficienza e affidabilità devono poter contare su una «ottimale combinazione» tra concorrenza e cooperazione. Questo, ha aggiunto Tommaso Padoa Schioppa, per conseguire elevate economie di scala che si riversano sul prezzo del servizio. La diffusione delle carte di pagamento in Italia è ancora «allo stadio iniziale», ha ricordato Padoa Schioppa. Solo 32 abitanti su 100 detengono carte di debito o di credito, rispetto ai 78 nella media dei maggiori Paesi industrializzati. Nel '93 è stato effettuato con carte solo il 4% dei pagamenti con strumenti alternativi alla moneta legale.

Persone citate: Padoa Schioppa, Tommaso Padoa Schioppa

Luoghi citati: Italia, Roma