L'Italia spiegata dalle canzoni

L'Italia spiegata dalle canzoni La regista Giovanna Gagliardo prepara per Raidue «Le città in musica» L'Italia spiegata dalle canzoni Viaggio in 5 puntate per un identikit nazionale ROMA. Musica come chiave d'interpretazione della cultura italiana, musica per capire perché «siamo così tanto diversi» anche se abitiamo a pochi chilometri di distanza l'uno dall'altro: Giovanna Gagliardo, regista di cinema che non disdegna il piccolo schermo, prepara un nuovo programma per Format, la struttura inter-rete diretta da Giovanni Minoli. Il titolo è «Le città in musica», la formula si rifa molto da vicino a quella di «Viva l'Italia», lo Speciale Mixer sulla storia musicale del nostro Paese che all'inizio dell'anno ha vinto a Nizza il «Festival international de production audiovisuellc» ed è poi stato trasmesso in Francia e in Germania. Spiega la Gagliardo: «L'intenzione è di andare a osservare, attraverso un discorso musicale che parte da lontano e riguarda le varie città d'Italia, le nostre tante differenze, i difetti, ma anche le grandi risorse. I temi musicali di ciascuna città serviranno a descrivere i caratteri degli abitanti. Proprio come "Viva l'Italia", il programma non avrà conduttori perché la storia si può raccontare benissimo da sola e il pubblico non ha bisogno di quei bastoni bianchi da ciechi che sono i presentatori televisivi». A parlare, insomma, dovranno essere le im- magini raccolte su e giù per l'Italia, gli spezzoni dei film, i brani di repertorio, i documenti filmati e naturalmente la musica, i balli, le canzoni, i concerti. Ogni puntata (per ora ne sono previste 5) avrà una città per protagonista. Si comincia da Palermo e si sale a Napoli, Firenze, Milano, Genova. L'inizio delle riprese è previsto per gennaio e la messa in onda intorno alla prossima primavera. «Abbiamo scelto - dice la Gagliardo - di lasciare fuori, almeno per il momento, città troppo facili o troppo difficili; l'idea, però, è di farle tutte in modo da poter ricostruire, alla fine, un quadro com¬ plessivo dell'Italia». Per Giovanna Gagliardo, autrice di «Maternale» e di «Caldo soffocante», la televisione non è un ripiego. «Ho fatto "Viva l'Italia" quasi per gioco, ma l'esperienza mi ha molto appassionata: confezionare il programma è stato un po' come sintetizzare tutti i mestieri fatti finora nella vita. Non ho abbandonato la regia cinematografica, ma la possibilità di vivere facendo altre cose mi fa sentire più viva anche nei confronti del cinema». E infatti, mentre prepara il nuovo programma tv, Giovanna Gagliardo lavora alla sceneggiatura del prossimo film che le è «sgorgata» dal cuore forse perché riguarda la sua fonte d'ispirazione primaria, cioè «il rapporto tra madre e figlia». «Oggi in Italia - dice la regista - trovare il denaro per fare film è praticamente impossibile a meno di non avere una tv che paga il diritto d'antenna, o di ricorrere ai soldi dello Stato. E anche così si rischia di fare film "in piccolo", con la metà dei soldi necessari e quindi destinati all'insuccesso. A mio parere bisogna riuscire a essere più immaginosi, evitare di battere sui soliti canali istituzionali e cercare finanziamenti altrove, anche all'estero». Fulvia Caprera Giovanna Gagliardo

Persone citate: Fulvia Caprera, Giovanna Gagliardo, Giovanni Minoli