Duemila miniatleti all'assalto di Roma di P. Ser.

Per motivi televisivi Non c'è soltanto lo sport dei campioni Duemila miniatleti all'assalto di Roma GIOCHI DELLA GIOVENTÙ' MMM ROMA. Duemila ragazzini. Più accompagnatori e familiari. Roma certo non trema, ma è un'invasione insolita, sorridente e dai mille dialetti. Anche strani, come quello di John Caruso, quattordicenne dell'Illinois, 10° nelle qualificazioni. Crolla il mito dell'americano e cade anche il superman di Torino, Diego Cancellare, promessa del Pentathlon. Grande fisico, ottimo nuotatore, per amore della sua scuola si è travestito da corridore, arrendendosi solo nei quarti di finale degli ostacoli. Viene, invece, da Napoli l'atleta più piccolo, 142 centimetri e 37 chili di peso. Un ginnasta? Macché, è il centrale della Belvedere di pallamano. Un mostro di grinta, se ne sono accorti gli incauti avversari di Gallarate. Il più giovane partecipante viene dall'Olanda, 10 anni, è arrivato da Amsterdam e si chiama Michelangelo Matera. Gareggia nei 50 metri farfalla. Raccolti in uno spicchio di Roma, i rappresentanti delle regioni italiane imparano a convivere con i ragazzi delle 15 comunità italiane all'estero. E almeno qui si è riusciti a far sfilare insieme Slovenia e Croazia. A dispetto delle speranze del sindaco Rutelli, forse non ci sono i futuri protagonisti delle Olimpiadi del 2004. Ma il sindaco merita un bel 4 perché ha tradito la cerimonia di apertura: ha preferito gli applausi (che non ci sono sta¬ ti) della pallanuoto. Mille storie da raccontare. Qui si scopre il mondo dei gemelli. Otto le coppie in gara. Preferiti ovviamente gli sport di squadra, ma il calcio ne acquista solo una. Contro le tre della pallavolo. Poi c'è il problema delle porte. Piccole, dicono irritati gli allenatori delle quattro squadre di calcio femminile qualificate per queste finali. Insomma, due partite, due pareggi per zero a zero. I pali sarebbero più vicini di un metro buono. Quindi niente gol, malgrado si giocasse sette contro sette, con cambi liberi. Come nel calcetto. Da citare le ragazze della Marconi di Licata. Detentrici del titolo 94, costruiscono le loro vittorie allenandosi in spiaggia. Come i brasiliani. E a fine partita, un bel tuffo. Sono sempre loro le candidate al successo finale. Ma che cosa importano i risultati? E' bello stare insieme, è bello fare confusione e magari rendere ancora più arroventato il traffico con quel serpentone di 50 pullman in libera uscita. Ragazzi in gara solo di mattina, poi in libertà, alla scoperta della capitale. Per moltissimi è la prima volta, un debutto da far tremare le gambe. Scalfaro, il Quirinale, la Pivetti, Pescante. Un'indigestione di cerimonie probabilmente curata con una gita al Luna Park o al mare. Anche se i dépliant invitano a visitare i musei. [p. ser.]

Persone citate: John Caruso, Marconi, Michelangelo Matera, Pescante, Pivetti, Rutelli, Scalfaro