«Dopo dieci anni ho vinto la guerra contro lo scempio» di Stefano Mancini

«Dopo dieci anni ho vinto la guerra contro lo scempio» «Dopo dieci anni ho vinto la guerra contro lo scempio» UNA WERTMUELLER ESULTA QUESTO è il primo passo. Il ticket bisogna estenderlo a tutta l'Italia». La regista Lina Wertmuller ascolta, approva e sottoscrive la decisione del sindaco di Baunei. A costo di inimicarsi l'intera industria turistica e l'«esercito», mobilitato in questi giorni, dei vacanzieri. Ma come: ci sono «Aquila selvaggia», i traghetti in sciopero, i treni che deragliano, le code sulle strade, l'inquinamento dei mari. Non crede che così si finisca per esasperare chi va in ferie e già paga fior di quattrini per riposarsi qualche giorno? «E' esattamente il contrario». E cioè? «Bisogna salvare questo Paese, le sue bellezze e la sua cultura». E' proprio indispensabile un'altra tassa? «Sì, ma a una determinata condizione». Quale? «Che i soldi così raccolti vengano destinati a far funzionare i servizi, a tenere pulite le spiagge, a salvaguardare i boschi, a potenziare i servizi di polizia contro piromani e inquinatori. La nostra terra va difesa e migliorata, c questo è un buon sistema». E' anche quello che dice il sindaco di Baunei. Lo sapeva? • «No, non sono in contatto con lui, ma mi trova perfettamente d'accordo». Gli testimonierà il suo appoggio? «Se me lo chiederà, sarò pron¬ ta ad appoggiare la sua coraggiosa decisione. D'altronde, io l'idea l'avevo già lanciata dieci anni fa». E nessuno le aveva dato retta... «Nessuno. Adesso, per fortuna, cominciamo a muoverci. E' un buon inizio, spero che non rimanga un caso isolato». E' ottimista o pessimista? «Spero che il Comune faccia un buon uso del denaro che incasserà. La riuscita dell'esperimento dipende soprattutto da quello». Qualcuno l'ha ribattezzato «sultanato di Baunei» per il modo autocratico in cui il sindaco gestisce il suo potere. Altri si preparano a dare battaglia in sede legale a colpi di carta bollata... «Fanno male perché ha ragione lui, il sindaco». Lei ha una casa in Sardegna? «No, però ci sono andata sovente per lavoro. E' una regione particolare, da salvaguardare con la massima cura». La tassa di ingresso, però, lei la vorrebbe anche nel resto d'Italia. «Certo, tuttavia ci sono posti più delicati di altri, come per esempio Venezia e Firenze, che vanno difesi con maggiore attenzione». Non crede che il sistema del «pass» per accedere a un luogo significhi creare altre barriere, nuove dogane in un Europa che sta marciando a fatica verso l'unificazione? «Lo escludo. E poi, lo ripeto, conta il fine: salvare la nostra terra e migliorarla». Chi dovrebbe essere chiamato a pagare la tassa? «Tutti i turisti». E coloro che si spostano per motivi di lavoro? A loro dovremo dare un «pass» gratuito? «Un modo, se si vuole, lo si trova. Non nascondiamoci dietro a falsi problemi». Stefano Mancini

Persone citate: Lina Wertmuller

Luoghi citati: Baunei, Europa, Firenze, Italia, Sardegna, Venezia