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Polemica in Sardegna sulla proposta del sindaco di regolare l'accesso ad una zona incontaminata Polemica in Sardegna sulla proposta del sindaco di regolare l'accesso ad una zona incontaminata «Un ticket per il paradiso» «A Cala Luna ingresso a pagamento» NUORO. L'idea non ha il marchio della originalità, il sindaco di Baunei si è solo limitato a rilanciarla ed ha proposto che i turisti debbano ottenere un lasciapassare del Comune per visitare uno degli ultimi angoli di paradiso della Sardegna, immediate, a metà strada tra l'ironia e l'invettiva, sono fioccate le proteste. Qualcuno ha ribattezzato il responsabile del municipio il «sultano di Baunei», attribuendogli una vocazione da monarca assoluto. Altri, soprattutto i leader di associazioni ambientalistiche, hanno minacciato di ricorrere alla carta bollata: tutti sembrano decisi ad imporre lo stop al progetto che rischia di introdurre il «numero chiuso» per i vacanzieri, richiamati sulla costa centroorientale dell'isola dal fascino di Cala Luna e dalla magia della grotta del Bue marino. Il rombo della contestazione non ha imposto l'alt al sindaco Luigi Foddis, 42 anni, titolare nella vita privata di un'azienda di floricoltura. Gli ha solo consigliato di aggiustare il tiro. Così il primo cittadino, che guida una maggioranza di socialdemocratici, si propone di portare in Consiglio comunale un provvedimento che istituisca il «lasciapassare per turisti». «Non so - spiega quando l'assemblea potrà discuterlo. Con il segretario comunale stiamo ancora esaminando la legittimità di alcuni punti del progetto. Ma - insiste - non si tratterà di una decisione terroristica. Chiunque lo vorrà, potrà visitare le zone più belle del nostro territorio. Ma chi vorrà pernottare all'aperto, in tenda o in sacco a pelo, negli angoli più suggestivi, Cala Luna, Cala Sisine, Goloritzè, Golgo, dovrà ottenere un'autorizzazione. Naturalmente dopo aver anticipato le aree nelle quali intende sostare». Si profila un controllo di natura quasi poliziesca? «No», ribatte Luigi Foddis: «Sarà sufficiente che fornisca le sue generalità un solo componente di un gruppo che intende passare anche più giorni sulla costa o nelle aree interne. E ciò ci consentirà di esercitare un controllo per mettere un freno ai sempre più frequenti episodi di vandalismo. Non possiamo dimenticare che c'è chi approfitta delle vacanze per mettere insieme trofei esotici: stalattiti spezzate nelle grotte, rari alberelli sradicati. E non manca poi chi abbatte i ginepri, protetti, per alimentare il fuoco dei bivacchi, chi imbratta le rocce con vernice per indicare sentieri e percorsi da trekking. E c'è infine un'ultima ragione che sta a base dell'autorizzazione: troppi gitanti si perdono durante le escursioni, conoscere in anticipo la loro direzione di marcia farà guadagnare tempo ai soccorritori». Il «lasciapassare» non costerà una lira. Almeno per ora. Ma in futuro, se il sindaco di Baunei avrà via libera, i vacanzieri dovranno pagare un ticket di soggiorno per visitare le località più famose. «Perché solo l'ambiente deve essere consumato a costo zero?» domanda Luigi Foddis. «Già quest'anno avevo pensalo all'istituzione di un gettone, dal costo minimo, appena 2500 lire. Un contributo irrilevante per il sindaco ma che, grazie ai numeri, avrebbe invece consentito al Comune iniziative per la tutela delle spiagge e delle zone più a rischio. E che ci avrebbe anche consentito di creare nuovi posti di lavoro». Il piano ticket è stato congelato ma, c'è da giurarci, rispunterà in futuro: assieme alla proposta del «numero chiuso» per turisti. Le zone più suggestive - insiste il sindaco di Baunei - non possono sopportare concentrazioni di bagnanti a livello di spiagge di Rimini. «Ha visto Cala Luna in piena stagione turistica?», conclude: «Fa paura. E io sento il dovere di difenderla». Corrado Grandesso E chi vorrà dormire all'aperto dovrà segnalare ogni spostamento: «Così preveniamo gli incendi e il vandalismo» La spiaggia di Cala Luna uno degli ultimi paradisi della Sardegna