Londra i Mengele atomici

La tv denuncia: iniezioni radioattive nella tiroide e nella placenta di donne incinte, cadaveri di bimbi rubati La tv denuncia: iniezioni radioattive nella tiroide e nella placenta di donne incinte, cadaveri di bimbi rubati Londra, i Mengele atomici Esperimenti su cavie umane per 20 anni LONDRA NOSTRO SERVIZIO Focacce agli isotopi somministrate dal medico della mutua; iniezioni di iodio e sodio radioattivo nella tiroide e nella placenta di donne incinte; ossa asportate di nascosto a cadaveri di bambini morti; pazienti malati di cancro irradiati dalla testa ai piedi. Sono gli esperimenti nucleari segreti effettuati tra l'inizio degli Anni Cinquanta e l'inizio dei Settanta su decine di pazienti inglesi. Gli esperimenti, accusa un documentario televisivo inglese, furono finanziati dal governo per misurare i livelli del fall-out nucleare nell'atmosfera. A scopi militari o scientifici? «Non lo sappiamo, ma possiamo sospettare che ora l'uno, ora l'altro motivo siano prevalsi», dicono gli autori del programma, andato in onda ieri sera su Channel 4. Il Medicai Research Council insiste che il livello di radiazioni somministrato era innocuo e Downing Street ha negato di avere mai ordinato test segreti, ma le rivelazioni contenute in «Deadly Experiments» (esperimenti mortali), sono raggelanti. Un grappo di cavie umane fu condotto nientemeno che in un laboratorio nucleare del governo, dove furono misurati i quantitativi di radioattività immessi nel loro corpo. La tranche di esperimenti sulle donne incinte ebbe luogo a Londra, Liverpool e Aberdeen. Molte pazienti come Kathleen Morrison, che nel 1962 aveva 33 anni ed era incinta del primo figlio, acconsentirono a ricevere un'iniezione di iodio radioattivo nella tiroide. «Ci dissero che avrebbero usato la radioattività, ma nessuno di noi sapeva a quel tempo che cosa fosse. Fu soltanto quando sentimmo parlare di fall-out nucleare che commciammo a preoccuparci. Vorrei proprio sapere che cosa è successo alle altre 91 donne che si sottoposero all'esperimento con me nel Nord-Est della Scozia». Nessuno studio ufficiale è stato condotto per esaminare le conseguenze di questi test nel tempo. Ma la signora Morrison fu colpita dal cancro alla tiroide sette anni fa. «All'inizio degli Anni Sessanta si sapeva benissimo che anche bassi livelli di radioattività possono mettere in pericolo una donna incinta - ha detto al regista del documentario -. Sono assolutamente orripilata. La nostra fiducia è stata tradita». Lo stesso esperimento era già stato collaudato, nel 1952 e nel 1957, al University College Hospital di Londra. Nel 1953 a Liverpool molte delle 40 donne che avevano ricevuto un'iniezione di sodio radioattivo direttamente nella placenta tramite una siringa appositamente disegnata, abortirono. I feti furono «finemente dissezionati» per misurare il livello di radioattività assorbito, prosegue implacabile Channel 4. Lo stesso accadde al prestigioso Hammersmith Hospital londinese, dove ben 270 donne ricevettero l'iniezione appena prima del parto. Peggiorarono rapidamente i malati di cancro del Churchill Hospital di Oxford, che nel 1956 furono inondati di radiazioni su tutta la superficie corporea. La dottoressa Alice Stewart è convinta che quegli esperimenti siano stati condotti da scienziati eccessivamente zelanti, in preda all'eccitazione per le nuove tecniche di ricerca radioattive. Nessuno sa che cosa sia successo alle donne asiatiche che tra il 1969 e il 1972 andarono dal loro medico a Coventry lamentando emicrania e artrosi e si videro prescrivere una focaccia indiana, il chapati, che veniva recapitato loro sulla porta di casa a giorni alterni. Non avevano la minima idea, accusa il documentario, che l'impasto fosse radioattivo: alcune di loro non parlavano neppure inglese. «Un giorno il dottore disse a mia madre che doveva andare all'ospedale a farsi l'esame del sangue - racconta Sasha Kumar -. Quando ci arrivammo mi ricordo che era tutto bianco, anche le loro scarpe erano coperte di bianco». L'«ospedale» era nientemeno che Harwell, il laboratorio nucleare del governo. Secondo Channel 4, fu il dottor David Evered del Medicai Research Council a organizzare gli esperimenti. «Non ho dubbio che questa trasmissione sia altamente allarmistica e in molti casi grave- mente imprecisa», si è difeso lo scienziato. E ha assicurato che negli Anni Cinquanta il consenso del paziente era un «esplicito requisito» per intraprendere questi test. Eppure 6000 cadaveri, molti dei quali di bambini, furono dissezionati tra il 1955 e il 1970: all'insaputa delle famiglie, accusa il programma. Lo scopo era asportare ossa per inviarle a Harwell, dove venivano studiate per stabilire i livelli di fall-out nucleare. La mamma del piccolo Ray Brown non ha perdonato i dottori per aver asportato il femore del suo piccolo senza neppure avvisarla. Non sapeva che un pezzo di suo figlio era diventato una sigla: Ref HB88-HB. Maria Chiara Bonazzi y. I bambini c" Cernobil vittime delle radiazioni: in Inghilterra ricerche segrete sulla radioattività senza il consenso dei pazienti

Persone citate: Alice Stewart, Churchill Hospital, Coventry, David Evered, Kathleen Morrison, Maria Chiara Bonazzi, Mengele, Ray Brown, Sasha Kumar

Luoghi citati: Aberdeen, Inghilterra, Liverpool, Londra, Oxford, Scozia