«Ho ucciso per non perdere il lavoro»

Pescara, con il fidanzato ha ammazzato la bimba che aveva appena partorito Pescara, con il fidanzato ha ammazzato la bimba che aveva appena partorito «Ho ucciso per non perdere il lavoro» Madre-killer confessa PESCARA . NOSTRO SERVIZIO Solo il tempo di affacciarsi alla vita. Il timore della giovane madre di perdere il posto di lavoro unito alla vergogna, condivisa dal fidanzato, di aver concepito un figlio al di fuori del matrimonio, hanno spento per sempre il vagito di una neonata, prima abbandonata ai piedi di un albero di fico nella speranza che qualcuno, trovandola, si prendesse cura di lei, poi, morta di stenti, deposta in una grossa busta dell'immondizia ed occultata ai margini di un fiume dove nessuno avrebbe dovuto trovarla. L'agghiacciante scoperta, invece, è stata fatta ieri mattina dagli agenti della squadra mobile di Pescara che hanno trovato il corpicino della bimba, in avanzato stato di decomposizione, sotterrato in un terreno di Villeraia di Cepagatti (Pescara) ai bordi del fiume Nora. E' stata la giovane madre, Gabriella Cerratti, 19 anni di Pescara, a confessare la drammatica verità dopo un lungo interrogatorio in Questura preceduto dalle rivelazioni di una coppia di Manoppello, il Comune in provincia di Pescara dove la giovane vive con i genitori, che alla polizia avevano riferito di essere a conoscenza di quella gravidanza, giunta ormai al termine, e di non sapere che fine avesse fatto il nascituro. Il muro dell'omertà delle pochissime persone che sapevano, non ha retto di fronte alla tragica vicenda. Gabriella, operaia presso l'azienda «Facam» di Manoppello che produce ricambi per automobili, ed il suo fidanzato Dario Marchionne, 23 anni di bocciano provincia di l'escara, rintracciato la scorsa notte a Firenze dove lavorava por una ditta come carpentiere, sono stati arrestati con le accuse di concorso in omicidio volontario ed occultamento di cadavere. Sarebbe stato proprio il fidanzato una volta venuta alla luce la neonata, partorita sul balcone di casa della madre della puerpera, a tagliarle il cordono ombelicale. Subito dopo l'avrebbe avvolta in una coperta e portata nella radura di Manoppello. E' qui che il giovane carpentiere ha lasciato «l'ingombrante fardello». L'oc¬ cultamento del corpicino è avvenuto il 29 giugno scorso quando la bimba era nata da meno di 48 ore. ((Avevo paura di perdere il posto di lavoro - avrebbe confessato agli inquirenti la giovane madre - e poi eravamo sconvolti da una gravidanza avvenuta fuori dal matrimonio. Avrei voluto abortire - ha aggiunto - ma in ospedale non mi fu consentito perché ero già al quinto mese». Gabriella, intanto, si fasciava stretto il ventre per nascondere il pancione recandosi regolarmente al lavoro. Tutti i giorni, tranne il 27 giugno, il giorno del parto. Poi nuovamente in fabbrica come nulla fosse accaduto. Ai medici dell'ospedale di Pescara avrebbe anche detto che quella gravidanza non avrebbe comunque potuto portarla a compimento perché frutto di una relazione con un uomo di colore. Tante bugie per nascondere quella che sembra essere l'unica verità: il timore di perdere il posto di lavoro e, forse, l'immaturità ad affrontare il gravoso impegno di madre. I due giovani, interrogati dal sostituto procuratore della Repubblica, Aldo Aceto, avrebbero negato di aver ucciso la bimba. Secondo quanto riferito al magistrato da Dario Marchionne, la piccola sarebbe morta poco dopo essere venuta alla luce e di aver chiesto inutilmente l'aiuto della guardia medica di Manoppello. Solo dopo aver constatato che non c'era più nulla da fare il giovane avrebbe preso il corpicino della neonata per occultarlo. Dichiarazioni tutte da verificare, anche e soprattutto con l'autospia. Dalle indagini, intanto, emerge un'altra sconcertante verità: Gabriella avrebbe voluto abortire clandestinamente. Un ginecologo le avrebbe chiesto 7 milioni e mezzo, una cifra troppo alta per la giovane coppia che sembra stesse mettendo da parte i risparmi per sposarsi. Roberto Ettorre Gabriella Cerrati, 19 anni: ha confessato di aver ucciso la figlia neonata Il luogo dove è stato nascosto il corpo della bimba uccisa

Persone citate: Aldo Aceto, Dario Marchionne, Gabriella Cerratti, Roberto Ettorre Gabriella Cerrati