«Un freno agli incoscienti»

«Un freno agli incoscienti» «Un freno agli incoscienti» Adriano Panatta eJerry Cala «Sarebbe una follia abolirla» Abolireste l'obbligo della patente nautica? Lo abbiamo chiesto a due appassionati di mare che trascorrono in barca più tempo che possono. Fra i campioni della motonautica capaci di volare sulla cresta dell'onda a velocità folli, Adriano Panatta. Due volte campione mondiale di velocità, è in partenza per la Norvegia dove partecipa al mondiale di offshore sul suo potentissimo S. Orsola. Panatta non ha dubbi: «Non soltanto non abolirei la patente, ma la renderei obbligatoria per chiunque vada per mare entro le sei miglia. C'è troppa superficialità sulle coste italiane, troppa imprudenza. Ho visto gente fare sci nautico fra i bagnanti, cretini che non si rendono conto di quello che stanno facendo. E poi intensificherei i controlli sulla rigorosità degli esami e sulla serietà delle scuole. Il mare va rispet¬ tato. Chi non ci sta, resti a casa». Anche il comico Jerry Cala è in partenza per una gara. E' il Primatist Trophy, il rally del mare che riunisce barche a motore in una simpatica scorribanda marinara. Non è soltanto una gara di velocità: per vincere, dice il regolamento, occorre dimostrare destrezza, regolarità e rigore. Il rally farà rotta fra le isole siciliane partendo da Palermo con arrivo a Milazzo. «E' una magnifica gara - dice l'attore - perché ci fa apprezzare il modo giusto di andare per mare». Quando ha preso la patente? «Sei anni fa ho frequentato un corso sul lago di Garda. Dell'esame ricordo che mi sono meravigliato per la difficoltà di certe domande: per fortuna sono molto appassionato e avevo studiato. Quindi me la sono ca¬ vata bene». Lei è d'accordo con quelli che dicono che la patente è inutile, che basta il senso di responsabilità? «No. Se avessimo senso di responsabilità la denuncia dei redditi sarebbe una banalità, tutti direbbero il vero. «Invece non è così. E allora occorrono delle regole. Non capisco il valzer dei decreti. Forse è dettato da interessi economici delle varie categorie interessate. Per me il problema non sussiste. Renderei obbligatoria la patente per tutti, per i motorini che scorazzano a terra e, a maggior ragione, per le barche. Naturalmente nessuna scuola, nessun maestro potrà mai essere veramente utile e costruttivo se manca la disponibilità alla prudenza e al rispetto per gli altri». [i. e]

Persone citate: Adriano Panatta, Panatta

Luoghi citati: Milazzo, Norvegia, Palermo