Una lettera divide Borgaro

Il «giallo» delle verande abusive rischia di finire dinanzi al giudice Il «giallo» delle verande abusive rischia di finire dinanzi al giudice Una lettera divide Borgaro Già sotto inchiesta 29 condomini di via Lattes Ora il Polo delle Libertà chiede un chiarimento Ventinove notizie di reato per costruzioni abusive, una lettera non firmata che informa su possibilità di condono favorite da uno schieramento politico e una feroce discussione in Consiglio comunale: sono gli ingredienti di un giallo che infiamma Borgaro. «Se non arriverà un chiarimento mi rivolgerò alla magistratura» dice Roberto Cavallina, consigliere di minoranza del Polo delle libertà, che ha scatenato la querelle. I fatti. Da anni, molti fra i condomini di via Lattes, dal numero 3 al 9, hanno abusivamente costruito verande. La legge per anni ha «dimenticato» la loro irregolarità, ma durante l'ultimo Consiglio comunale la questione è riemersa. «C'è venuto fra le mani spiega Cavallina - un documento scottante, la prova, forse, di favori scambiati con voti dalla vecchia e nuova amministrazione progressista: una lettera inviata il febbraio scorso a tutti i condomini delle case di via Lattes». La lettera della discordia, senza firma e alla quale non è ancora stata trovata una paternità sicura, sembra consigliare come muoversi per ottenere il condono e aggiungeva: «Noi comunque confidiamo sul fatto che l'amministrazione non pretenda l'applicazione del condono, ma si accontenti della richiesta di licenza edilizia. In questo senso si era impegnato il sindaco. Ma proprio per evitare che un eventuale mutamento politico pregiudichi queste favorevoli opportunità è bene attivarsi il più in fretta possibile». «Ammesso che il sindaco di allora, poi riconfermato - continua Cavallina -, Giuseppe Vallone, fosse al corrente di quella lettera, la cosa sarebbe compromettente per lui. Vogliamo un chiarimento. Altrimenti ricorreremo alla magistratura. Si tratta di uno scontro politico, non amministrativo, come la giunta ha tentato di far credere, provvedendo, dopo anni di dimenticanza, con l'applicazione immediata della legge». Nei giorni successivi al Consiglio comunale infatti sono partiti i controlli da parte dei vigili urbani e poi un rapporto per la magistratura a danno degli «abusivi». Ora, sono in 29 ad aver ricevuto la notizia di reato. «Questo è il corso della legge - spiega Antonio De Lucia, consigliere di maggioranza, accusato dal Polo di essere l'autore della lettera - accelerato dalle ultime discussioni. Il resto è strumentalizzazione politica. Non solo la lettera non è nata da noi, ma il sindaco non ha mai promesso nulla riguardo il condono delle verande. Le accuse provenienti dal Polo delle libertà sono infondate a fuori luogo. Avrebbero forse avuto senso prima delle elezioni non certo ora». Carlotta Oddone Roberto Cavallina, il consigliere che ha scatenato la querelle La lettera della discordia, definita «un documento scottante, la prova, forse, di favori scambiati con voti»

Persone citate: Antonio De Lucia, Carlotta Oddone Roberto Cavallina, Cavallina, Giuseppe Vallone, Roberto Cavallina

Luoghi citati: Borgaro