«Ditemi che non I'ho colpita io» di Lodovico Poletto

wmmmmsm Ivrea: primo interrogatorio per il giovane che ha accoltellato l'amica «Ditemi che non Ilio colpita io» Luca, vuoto di memoria sull'aggressione C'è un vuoto nella mente di Luca. Un vuoto lungo mezz'ora, il tempo della sua follia di venerdì, quando ha massacrato a coltellate una sua amica, rubato due automobili, ferito una giovane madre a spasso con il bambino. Ieri, giorno del primo interrogatorio dal momento del suo arresto, Luca Giovanetto, 20 anni, non ha saputo giustificare il suo gesto. «Mi hanno detto che ho accoltellato Irma, ma io quella cosa lì non la ricordo proprio» ha spiegato al giudice per le indagini preliminari Antonio de Marchi e al procuratore Bruno Tinti. «Alcune cose - ha aggiunto - me le hanno dette in carcere; poi ho sentito tutto ciò che ho fatto dai telegiornali. Non posso credere che sia tutto vero». I suoi avvocati, Giorgio Oberto e Ferdinando Ferrerò, dicono che è sincero, che non finge. Loro gli han parlato ieri mattina, prima dell'interrogatorio. Appena ha saputo che quelli erano i suoi difensori, il suo pensiero è andato a Irma Pagliari, la radazza accoltellata all'addome e alla schiena e adesso ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Ivrea: «Come sta? Ditemi che non è vero, ditemi che non le ho fatto quello che dice la tv». Poi ha ripercorso per filo e per segno la giornata di venerdì: l'esame, l'acquisto dell'hashish per festeggiare un'e- ventuale promozione, la festa con la sua fidanzata, Silvia, e gli altri amici nella villa dei Pagliari, alla periferia di Ivrea. Ha chiaro in mente lo spuntino, le bevute, lo spinello, la telefonata della preside con la quale hanno saputo che erano tutti promossi. Da quel momento in poi c'è solo il buio. Fi¬ no al suo arrivo in ospedale. «C'è stato - dicono i legali - un mix esplosivo di tensione per gli esami, alcol e stupefacente. Una bomba che lo ha privato temporaneamente di ogni capacità intellettiva». Intanto i racconti dei testimoni agli agenti che stanno svolgendo le indagini hanno permesso di escludere con certezza assoluta ciò che si era ipotizzato in un primo tempo: l'aggressione nata dal rifiuto di una sua proposta. «Luca - dicono - è andato improvvisamente fuori di testa. Prima voleva strozzare la sua ragazza. Poi ci ha detto che sentiva delle voci che gli riferivano in anticipo ciò che stavamo per dire. Quindi, a un rimbrotto di Irma, se l'è presa con lei. Era trasformato, aveva gli occhi fuori dalle orbite, la mascella strana: ci faceva paura». Gli esami di sangue e urina stabiliranno cosa aveva ingerito e se davvero può trattarsi anche dell'effetto di stupefacenti. Gli stessi controlli potrebbero essere eseguili anche sugli altri ragazzi. Intanto in ospedale i medici si dicono fiduciosi nella ripresa di Irma Pagliari: «Reagisce bene alle cure e qualche piccolo miglioramento c'è già stato». Ma nessuno si sente di fare previsioni per il futuro. Lodovico Poletto Gli amici: «Era quasi sfigurato sentiva delle voci ci faceva paura» Irma Pagliari sta meglio, nella foto a fianco Luca Giovanetto esce dal tribunale dopo l'interrogatorio wmmmmsm

Persone citate: Antonio De Marchi, Bruno Tinti, Ferdinando Ferrerò, Giorgio Oberto, Irma Pagliari, Luca Giovanetto, Pagliari

Luoghi citati: Ivrea