«Sono un peso meglio morire»

Cronaca di Torino Tragico gesto di un giovane a Vìnovo: ho saputo solo darvi problemi «Sono un peso, meglio morire» Scrive ai genitori e si uccide con l'eroina «Sono stanco di darvi problemi. Sono stufo di questa vita e so che in questo periodo sono stato di peso. Ho deciso di andarmene nel migliore dei modi». Le parole, indirizzate alla famiglia, erano scritte su un bigliettino trovato infilato nella cintola dei pantaloni, sul corpo riverso nella boscaglia, a due passi da casa. Pietro Paolo Giacomuzzo, 27 anni, tossicodipendente di Vinovo, si è tolto la vita iniettandosi una dose eccessiva di stupefacente. Prima aveva scritto il biglietto per scusarsi con i genitori e la sorella. I suoi ultimi anni erano stati rovinati dalla droga. Sapeva di essere diventato un problema, ed era convinto che per farla finita il modo migliore fosse, ancora una volta, l'eroina. Quasi un modo disperato per chiedere perdono, nella consapevolezza di non poterne più uscire. L'hanno trovato sabato pomeriggio verso le 19, ma il decesso, secondo il medico legale, sarebbe avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. E' stato un passante a notare quel giovane sdraiato lungo una strada secondaria di via Parisetto, a un centinaio di metri da casa, quasi in aperta campagna, sulle sponde del Chisola. Accanto al corpo c'era ancora la siringa usata per iniettarsi l'ultima dose di eroina. La segnalazione anonima è giunta al centralino dei carabineri: «C'è un ragazzo disteso nel- l'erba al fondo di via Parisetto. Non si muove, sembra morto». Le gazzelle della compagnia di Moncalieri e della stazione di Vinovo sono accorse, ma dell'autore della telefonata nessuna traccia. Pietro era lì, riverso nell'erba. I militi hanno subito pensato a un caso di overdose, poi il biglietto che spuntava dalla cintola dei pantaloni ha chiarito tutto: ha cercato la morte con assoluta determinazione. Pietro Giacomuzzo non era molto conosciuto a Vinovo, dove abitava la sorella. Pare che si fosse allontanato da casa da qualche anno e che vi facesse ri¬ torno solo saltuariamente, ma nessuno dei parenti aveva un indirizzo preciso per rintracciarlo. «Girovagava qua e là - dice una zia - noi non lo vedevamo da anni». Negli archivi dell'Arma l'unico precedente che lo riguarda è di uno scippo avvenuto con la complicità di un amico nell'aprile del '91 a Nichelino. Il tipico reato di chi è in cerca di soldi per procurarsi la dose. «Ma Pietro non era come gli altri, era un bravo ragazzo nonostante il suo problema - singhiozza al telefono la sorella Daniela -. Non infangate il suo no¬ me, abbiamo già sofferto. Perché l'ha fatto? Non lo so». Lei la sera prima lo stava cercando nelle corsie degli ospedali, poi la tragica conferma di un presentimento è arrivata dai carabinieri quando hanno bussato all'uscio di casa. Nella villetta di Vinovo, al 25 di via Parisetto, le tapparelle sono abbassate. La sorella è sconvolta, non vuole parlare con nessuno, neppure con i vicini di casa. Tra loro c'è anche chi non ha ancora saputo del dramma che da due giorni si è abbattutto sulla famiglia Giacomuzzo. Arrivano la zia e un cugino. All'interno pianti e sin¬ ghiozzi, disperazione, ma anche tanta rabbia. Qualcuno di loro si chiede se si poteva evitare, ma nessuno sembra avere il coraggio di rispondere. Un tossicodipendente che si uccide con quella stessa sostanza di cui non poteva fare a meno per vivere. E' un dramma che si ripete: neppure un mese a fa, a San Benigno Canavese, una coppia di tossicodipendenti di 30 anni aveva tentato il suicidio nello stesso modo: una dose letale di eroina. Avevano lasciato sulla tavolo della cucina la videocassetta del film «Thelma &• Louise», che li aveva ispirati, e un biglietto: «Guardatelo e capirete perché ci siamo ammazzati». La storia di questi due ragazzi era finita in modo tragico soltanto per uno di loro: ì medici non avevano potuto fare nulla per l'uomo, mentre la donna era stata salvata. Giacomo Bramante Lo hanno ritrovato in un boschetto a pochi passi dalla sua casa Il luogo dove è stato ritrovato, a Vinovo, il corpo di Pietro Giacomuzzo (foto sotto) con un biglietto per la famiglia

Persone citate: Giacomo Bramante, Pietro Paolo Giacomuzzo

Luoghi citati: Moncalieri, Nichelino, San Benigno Canavese, Vinovo