Sampras respinge il bombardiere

Rusedski cede in tre set nonostante il tifo del pubblico di Wimbledon Rusedski cede in tre set nonostante il tifo del pubblico di Wimbledon Sampras respinge il bombardiere Dopo 62 anni un giapponese entra nei quarti Un mistero: è scomparso l'americanoJensen londra DAL NOSTRO INVÌATO Per uno scherzo del destino, l'ultimo atto dello show di Greg Rusedski, il nuovo eroe dell'Inghilterra del tennis, è stato un doppio fallo che ha consegnato la vittoria a Pete Sampras. Proprio lui, Greg, l'uomo con il servizio più potente del mondo: i sudditi di Sua Maestà, accorsi in branco a incoraggiare il Messia giunto dal Canada, confidavano in una soluzione migliore. Ma i 13 ace del gigante non sono bastati, Sampras è stato più forte del tifo. Ci voleva certo un atto.di fede per credere che il numero 60 al mondo, benché sospinto dall'amore della folla, potesse stendere sul campo centrale un tipo tosto come Sampras, dato per favorito del torneo dai bookmaker inglesi, i quali, si sa, non si lasciano abbagliare dalle false luci. Però si pensava almeno a una resistenza più solida, a una sorta di rissa a suon di ace. Pete Sampras deve aver pensato che sarebbe stato un rischio lasciare che il match diventasse troppo ruvido e lungo. E cosi se l'è sbrigata in tre set. Come Agassi contro Mronz, noto fino a ieri per essere stato qualche anno fa, dicono, il fidanzato di Steffi Graf. Come Becker contro Norman, il gigante, l'uomo più alto del circo (204 cm), che ha persino avuto un set-point nella prima partita. Una saga dei tiebreak, invece il match vinto da Ivanisevic contro Martin. La vera sorpresa, tuttavia, viene dal Giappone. Shuzo Matsuoka, 27 anni, numero 108 delle classifiche mondiali, ha battuto anche Joyce: era dal 1933, con il leggendario Jiro Sato, morto suicida nel 1934 perché giocava male, che un racchettaro del Sol Levante non arrivava ai quarti di Wimbledon. L'aspetto strano, stando al Giappone, consiste nel fatto che in campo femminile ci sono 7 giocatrici nei primi 100 e in campo maschile nessuno. Forse i successi di Matsuoka stanno preparando la strada ai maschi. Purché non sia un'invasione. Per quanto riguarda invece il caso Tarango ieri gli organizzatori del torneo hanno fatto sapere il loro responso: 15.500 dollari di multa, circa 25 milioni di lire, la più alta nella storia di Wimbledon, così suddivisa: 10.000 per abuso verbale nei confronti dell'arbitro («Sei il più corrotto che io abbia mai visto»), 5000 per aver lasciato il campo senza permesso e 500 per comportamento antisportivo verso gli spettatori («Chiudete il becco»). Sulle accuse di Tarango durante la conferenza stampa, hanno detto i responsabili del torneo, saranno fatte ulteriori indagini. E sulla vicenda non verrà fatto alcun commento prima del termine dell'inchiesta. In un certo senso, però, il commento 6 già stato fatto. Alan Mills, il giudice arbitro, ha compiuto un gesto che di fatto assolve tutta la categoria. Bruno Rebeuh, l'arbitro al centro del caso, si è visto assegnare l'incontro più importante, sul centrale, fra Sampras e Rusedski: come a sottolineare che i giudici di sedia sono tutti senza macchia, al di sopra di ogni sospetto, e che Jeff Tarango è solo un poveretto che non sa quel che dice. Il poveretto, a sua volta, ha rilasciato una dichiarazione. Non ha risposto a domande, ufficialmente aveva fretta. Era imbarazzato e anche un po' sudato. Dopo aver detto che lui e sua moglie sono restati soli a difendersi da ogni tipo di pressione, Tarango ha aggiunto: «Mi hanno assicurato che l'indagine proseguirà e che il caso verrà sottoposto alla Commissione Grande Slam. Spero che l'inchiesta continui in maniera seria com'è stata finora». Poi ha parlato dei giocatori che l'hanno appoggiato: «Ringrazio Wilander, Ferreira, John McEnroe, Sampras, Melville e tutta la famiglia Joyce. E mi spiace che il nome di Rosset sia venuto fuori in questa storia: sono sicuro che non è coinvolto, penso sia un leale campione». Alla fine Tarango ha detto grazie anche ad Alan Mills per «aver capito la mia posizione in questa situazione estrema e molto inusuale». Un piccolo passo indietro, insomma, per il buon nome del tennis e dei suoi sacri recinti. E chiudiamo con il giallo scoppiato in serata: nessuno sa dove sia finito Murphey Jensen. Il tennista americano si era allenato con la sua compagna di doppio, Brenda Schultz, poi non si è presentato per l'incontro serale. Fatto ancor più misterioso è che tutta l'attrezzatura è nella sua stanza. Mentre c'è chi pensa al peggio, i giudici di Wimbledon non si smentiscono: nell'attesa hanno multato Jensen di 1000 dollari per aver disertato il match... Cario Coscia Multa a Tarango (15.500 dollari) che chiede scusa a Rosset: «Non è coinvolto, ma un campione leale» Lo statunitense Tarango (foto sopra) ha ringraziato i giocatori che lo hanno appoggiato: a fianco Sampras che ieri si è «bevuto» anche l'inglese Rusedski

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