Bomba in cantina feriti 4 ragazzi

Bomba in cantina, feriti 4 ragazzi Bomba in cantina, feriti 4 ragazzi Colpiti dalle schegge, uno rischia la vista ROMA DALLA REDAZIONE I ragazzi lavoravano por preparare una festa, dovevano ristrutturare la cantina nella quale avrebbero invitato gli amici, ma all'improvviso, da un muro, è saltato fuori l'involucro che poteva provocare una tragedia. Quell'oggetto, misterioso per ragazzi tra i 15 e i 16 anni, era una bomba a mano, che è esplosa appena i giovani hanno cominciato ad armerggiarc inconsapevolmente con l'ordigno: un boato, le schegge che hanno cominciato a volare, il fuoco e il fumo, la porta (pare chiusa dall'esterno) che teneva i giovani in trappola. E' successo ieri pome¬ riggio a Monterotondo, un paese a pochi chilometri a nord di Roma. Le conseguenze più gravi sono per Alfredo Fidanza, ferito in varie parti del corpo e del viso: in serata ò stato trasferito all'ospedale San Camillo di Roma, rischia di perdere un occhio. Alima Alali Chibiri, unica ragazza del gruppo, è stata portata all'ospedale oftalmico, lì per lì non vedeva niente, ma dopo le prime cure la prognosi è stata fissata in venti giorni. Altri due ragazzi, Massimiliano Fruttaroli e Felice Ricciardi, se la sono cavata con qualche forila non grave, mentre gli ultimi due, Massimiliano Scavicchia e Federico Gregori, sono rimasti illesi. Un bilancio tutto sommato meno grave di quello che si era pensato nei primi momenti. Adesso i carabinieri di Monterotondo indagano per fare luce su questa vicenda: dopo la prima ricostruzione dei fatti, dovranno chiarire - e poi spiegare alla Procura di Roma - come e perché una bomba a mano Srcm da difesa, del tipo di quelle in dotazione all'esercito italiano, sia finita in quella cantina di un vecchio edificio del paese, nascosta nel muro fatto di calce e pietre. Visto che l'ordigno è esploso e sono stale ritrovate so lo delle schegge, bisognerà aspettare i risultati della perizia per rispondere a queste domande. Tempi lunghi, quindi, mentre ci sono volute poche ore per farsi raccontare dai ragazzi non ferii i come sono andate le cose. Il gruppetto aveva deciso di affittare la cantina dal proprietario del locale, Luigi Cesarmi, che normalmente lo dà in uso proprio per oganizzare leste ed incontri. Mentre lavoravano per adattarlo alle loro esigenze, uno del gruppo ha scoperto, nel muro, l'involucri] rosso. Con un po' di sorpresa e di curiosità misla ad incoscienza, i ragazzi si sono passati quell'arnese di mano in mano finche uno, evidentemente disinnescando i sistemi di sicurezza, ha fatto esplodere la bomba. Dopo le urla dei giovani che non riuscivano a uscire sono arrivati i primi soccorsi, un volontario della prote¬ zione civile ha apeto la porta della iantina e liberalo i ragazzi. Poi sono giunti anche i vigili del fuoco. Il proprietario del locale, che ha acquistato la cantina all'inarca un anno e mezzo fa, non ha saputo dare spiegazioni della presenza della bomba noi muro. I carabi nitori ascolteranno ora i precedenti padroni per cercare di capire qualcosa in più, ma soprattutto bisognerà attendere i risultati della perizia per risalire almeno al periodo di fabbricazione della bomba, probabilmente nascosta lì da qualcuno diverso tempo fa. In passato, bombe del tipo Srcm sono state utilizzato anche da terroristi e criminali comuni.

Persone citate: Federico Gregori, Felice Ricciardi, Luigi Cesarmi, Massimiliano Fruttaroli, Massimiliano Scavicchia

Luoghi citati: Monterotondo, Roma