A Roma una Bastiglia Verde di Andrea Di Robilant

A Roma una Bastiglia Verde A Roma una Bastiglia Verde La questura vieta la protesta antiatomica ASSEDIO ALL'AMBASCIATA ROMA. Palazzo Farnese come la Bastiglia? Il popolo ambientalista vuole stringere d'assedio l'Ambasciata di Francia il 14 luglio per protestare contro la ripresa dei test nucleari nel Pacifico. Ma quel giorno, come ogni anno, i saloni affrescati da Giulio Romano saranno gremiti dagli ospiti invitati per l'anniversario della presa della Bastiglia. Ora la festa rischia di trasformarsi in un petit cauchemar per i diplomatici francesi. Le preoccupazioni all'ambasciata iniziano nei giorni scorsi quando gli ambientalisti cominciano ad affiggere manifesti in città annunciando la grande manifestazione di protesta sotto le finestre di palazzo Farnese, in coincidenza con la festa nazionale francese. Poi arrivano le prime adesioni importanti: Walter Veltroni, Luigi Berlinguer, Giovanna Melandri. Ieri mattina lo staff dell'ambasciata si riunisce in un clima di palese «inquiétude», secondo fonti di palazzo Farnese. Mille e cinquecento cartoncini d'invito sono già stati inviati e il pensiero di avere l'accesso al palazzo bloccato da una folla di ambientalisti arrabbiati preoccupa non poco. «Non vogliamo certo impedire che si tenga la manifestazione - dicono - ma vogliamo che l'ordine pubblico venga rispettato. Insomma, vorremmo evitare che i nostri ospiti venissero presi a pomodori in faccia». L'amba¬ sciata decide di chiedere ufficialmente alla Questura (tramite la Farnesina) che la festa del 14 luglio a palazzo Farnese «ne soit pas perturbée», non venga perturbata. Nel frattempo anche gli uomini della Questura vedono i manifesti affissi dagli ambientalisti. E prim'ancora che arrivi la ri¬ chiesta dei francesi, da San Vitale parte l'ordine di far spostare la manifestazione antinucleare da piazza Farnese all'adiacente Campo dei Fiori. Gli ambientalisti insorgono. «Riteniamo questo divieto ingiustificato e inaccettabile», dice un comunicato firmato da Carlo Ripa di Meana (Verdi), Ermete Roalacci (Legambiente), Ivan Novelli (Greenpeace) Gianfranco Bologna (Wwf), Giulio Marcon e Luisa Morgantini (Associazione per la pace). «Riconfermiamo perciò l'appuntamento a piazza Farnese e chiediamo un incontro immediato a Dini e al ministro degli Interni affinché il divieto venga ritirato». Ma la Questura insiste che non si tratta di divieto: «Abbiamo semplicemente chiesto di spostare la manifestazione nella piazza accanto». Il comunicato degli ambientalisti aggiunge: «Non avevamo dubbi che il governo francese premesse sul governo italiano per evitare la protesta anti-nucleare sotto l'ambasciata di piazza Farnese, ma non avevamo messo in conto che il governo italiano cedesse in modo così plateale». 11 portavoce dell'ambasciata ribadisce: «La decisione della Questura è stata presa prim'ancora che noi inoltrassimo la nostra richiesta. Dunque non capiamo perché gli ambientalisti parlino di pressioni». Andrea di Robilant

Luoghi citati: Meana, Roma