Dudaiev rifiuta il salvacondotto di Mosca

Dudaiev rifiuta il salvacondotto di Mosca CECENIA Dudaiev rifiuta il salvacondotto di Mosca MOSCA. Il leader separatista ceceno Giokhar Dudaiev ieri ha respinto un salvacondotto offertogli dal negoziatore russo Arkadi Volski per un esilio fuori della Cecenia, della Russia e dell'intera ex-Urss. Dudaiev è però d'accordo a rinunciare alla presidenza «se la sovranità della Cecenia sarà riconosciuta». Un nuovo round di negoziati si terrà giovedì a Grozny. Il presidente ribelle ha messo in chiaro di non voler lasciare la vita politica cecena, senza però chiudere a Mosca la porta della cosiddetta «opzione di azzeramento»; le dimissioni sue e dei capi del governo ceceno filo-russo, per consentire la creazione di un gabinetto di coalizione fino a nuove elezioni e, so¬ prattutto, il «perdono» per i combattenti ceceni. L'amnistia che, essendo solo di fatto, potrebbe venire sottratta a una ratifica del Parlamento russo, consentirebbe a Dudaiev di presentarsi alle elezioni, il 5 novembre. Per Mosca, la soluzione dell'esilio volontario del leader separatista avrebbe rappresentato un doppio vantaggio: eliminare una figura-simbolo dell'indipendenza cecena e aprire la strada ad una soluzione moderata della crisi, con la concessione di una forte autonomia alla Repubblica ribelle, ma evitando secessioni. Nel primo round di negoziati era stato deciso un cessate-il-fuoco a tempo indeterminato. (Ansa]

Persone citate: Arkadi Volski

Luoghi citati: Cecenia, Grozny, Mosca, Russia