Una giornata di gloria per Tartaggia

Nel memorial Bocca, dominato dalla Brunero Bongioanni Boeris, premiata la sua tenacia GRAN PREMIO INDUSTRIA Una giornata di gloria per Tartaggia CARNAGO (Varese). Giuseppe Tartaggia, 24 anni, novarese di Gallico, ha vinto alla grande il Gran Premio Industria Artigianato e Commercio di Varese, classica del ciclismo internazionale per dilettanti di prima serie. Tartaggia è tesserato per la piacentina «Adclax», nella quale militano altri due novaresi: il verbanese Walter Pcdroni, maglia rosa al Giro d'Italia per quattro giornate, e il mergozzese Marco Della Vedova, uno dei migliori scalatori a livello nazionale, settimo nella classifica finale del Giro. Toccava dunque a Tartaggia la giornata di gloria e il «biondo di Gattico» non ha deluso le attese. E' scattato sullo strappo di Solbiate Arno, in compagnia di Ivano Zuccotti, ha raggiunto il russo Kokorin che era solo al comando e a due giri dal termine ha portato il proprio vantaggio sul gruppo, pilotato dal francese Morder, a 45 secondi. Tartaggia e Zuccotti hanno proseguito dandosi cambi regolari fino all'ultimo chilometro, poi un po' di surplace con gli inseguitori che si riportavano a 200 metri, non ostante il gran lavoro di Dalla Vedova che ha fatto il diavolo a quattro per proteggere il compagno in Fuga. La volata non ha però avuto storia, perché il gatticese e sfrecciato nettamente primo su Zuccotti. Al via si sono presentati in 127, in rappresentanza di nove nazioni: Russia, Ucraina, Slovenia, Croazia, Danimarca, Francia, Svizzera, Giappone e naturalmente Italia, forte di molti reduci dal Giro d'Italia. I tre «moschettieri» novaresi, appunto Tartaggia, Della Vedova e Padroni, sperano a questo punto di centrare altri bersagli e concludere alla grande una stagione; che potrebbe dischiudere a qualcuno dei tre le porle del professionismo. Da tre anni nessun atleta novarese gareggia tra i professionisti. L'ultimo e stato l'ossolano Florido Barale, figlio del mitico Germano Barale che correva con Defilippis, Conterno, Fornarà e Fallarmi. (san. bot.]