«Uno gnomo svelerà l'assassino»

Aosta, è il magistrato a definirlo «una creatura dei boschi che conosce particolari inediti» Aosta, è il magistrato a definirlo «una creatura dei boschi che conosce particolari inediti» «Uno gnomo svelerà l'assassino» Spunta un supertestimone per il casoJorioz AOSTA. Le dichiarazioni di «uno gnomo dei boschi», come 10 hanno definitogli inquirenti, potrebbero portare all'assassino dei coniugi Feliciano e Germana Jorioz, uccisi il 23 marzo 1991 nella loro abitazione in località Champcx di Pré-SaintDidier, in Valle d'Aosta. Per il sostituto procuratore, David Monti, che conduce le indagini, si tratta di una «nuova, importante testimonianza». «Questo "gnomo" dice di sapere chi è l'assassino, riferendo particolari che non può aver letto negli atti processuali». II nome del testimone è coperto dal più stretto riserbo, ma potrebbe trattarsi di un bambino. Lo farebbe supporre 11 riferimento fatto dal magistrato al film «Witness - Il testimone» di Peter Weir, con Harrison Ford nei panni di un detective. Nella storia, ambientata in Pennsylvania, un bambino della comunità Amish è il testimone chiave di un assassinio compiuto nella stazione ferroviaria di Filadelfia. Il magistrato però non conferma e si limita a spiegare che «il nostro testimone ò una persona molto particolare. Stiamo facendo verifiche accuratissimo per stabilirne l'attendibilità. L'articolo 196 del codice penale prevede la possibilità di compiere accertamenti tecnici per valutare l'idoneità mentale di un testimone. E' certo però che lo "gnomo" riferisce un particolare che ben si adatta e si sovrappone alla ricostruzione della dinamica dell'omicidio emersa dall'ultima perizia medico-legale fatta nella casa dei coniugi Jorioz a Champex». Il testimone, che se non è un bambino è comunque una persona «non in grado di sostenere un lungo interrogatorio», ha riferito agli inquirenti di aver sentito Eliseo Jorioz (56 anni, figlio dei coniugi uccisi, già condannato a 25 anni per l'omicidio e poi assolto dalla corte d'assise d'appello, alcuni mesi fa, dopo 4 anni di carcere) raccontare particolari del delitto che secondo il sostituto procuratore David Monti «non possono essere frutto di fantasia». «Lo "gnomo dei boschi" continua il magistrato - sostiene di aver sentito Eliseo Jorioz raccontare che il duplice omicidio non è avvenuto nella camera da letto dei suoi genitori. Ma che la madre ó stata colpita in un'altra stanza e poi trascinata e adagiata sul letto matrimoniale, vicino al marito». Ed è questa l'ipotesi più verosimile avanzata dai periti legali. A confermare la tesi sostenuta dal testimone ci sono le fotografie scattate nella camera da letto dei coniugi uccisi. «In quei fotogrammi - spiega ancora il magistrato - si vede il corpo di Germana Jorioz riverso sul letto, a faccia in giù, con le gambe penzoloni e tutti i vestiti tirati su fino al seno. Inoltre la donna ha un calzino sfilato e l'altro semisfilato. Questi particolari dimostrerebbero il trascinamento del corpo. E il testimone riferisce di aver sentito Eliseo Jorioz dire che sua madre e stata colpita quando era in piedi». E non vicino al letto dove è stato, invece, accoltellato il marito. I periti hanno cercato ovunque, in quello poche stanze a Champex, le tracco del sangue. Ma il pavimento della casa ora stato ripulito dopo l'omicidio: un particolare che ha portato gli inquirenti a credere che l'assassino temesse di ossero riconosciuto, magari dall'ini pronta di una scarpa. «Mi viene da ridere. Tutto ciò è comico - dice l'avvocato di Eliseo Jorioz, Luca Santoni Franchetti -. Stanno facendo un contro procosso inquisitorio al mio cliente, tutto all'insaputa della difesa. Hanno fatto un processo alla Birri (ex amante di "Lisetto", ndr) e non ho potuto interrogarla. Ora trovano lo "scemo del villaggio" e chissà cosa viene fuori. Di questo testimone non so nulla. E' davvero allucinante, e pura inquisizione. Tutte le notizie su questo caso le vengo a sapore dalla stampa. Ormai, por me, ogni volta che suona il telefono ò un incubo. Riunirò un comitato per Eliseo Jorioz». «Lisetto», che fino alla sentenza definitiva della Corto di Cassazione gode dell'immunità processuale, per il momento resta nel suo «rifugio segreto» lontano dalla Valle d'Aosta. «E' in un posto tranquillo - dice il suo avvocato - con alcuni amici non valdostani». «Lo seguono alcuni medici - continua il legale - perché ha minacciato di uccidersi. E' un uomo disperato». Beatrice Mesca Stefano Sergi Per la morte nel '91 dei genitori, il figlio è stato assolto dopo 4 anni in cella Forse l'accusatore è un bambino Il giudice «Pensate al film "Il testimone"» Eliseo Jorioz, figlio dei coniugi uccisi e un'immagine del film «Il testimone»

Luoghi citati: Aosta, Champcx, Filadelfia, Pennsylvania, Pré, Valle D'aosta