« D'Alema? E' l'erede di Nenni » Il congresso dei laburisti dice sì alla proposta di federazione della sinistra

« Il congresso dei laburisti dice di sì alla proposta di federazione della sinistra « D'Alenici? E' l'erede di Menni » Tamburrano: riunificherà la diaspora socialista Si mmmmmm IL LEADER DELLA QUERCIA avevano torto quei socialdemocratici che denunciavano i rischi del totalitarismo e del comunismo. Allo stesso tempo però - ha aggiunto bisogna saper cogliere il buono che c'è nella nostra storia. Saper guardare al buono che c'è nel comunismo italiano senza legami con Mosca. Da questa storia viene il buono del comunismo, a questa storia dobbiamo guardare perché senza radice non si costruisce nulla». E parlando della federazione delle sinistre, D'Alema ha detto che il pds sente il bisogno di fare insieme ad altri un altro passo nel cammino già intrapreso. Ha ricordato il cam! biamento del nome da pei a pds, il prezzo di una scissione e l'ingresso nell'intemazionale socialista. *:Ne abbiamo fatta di strada - ha detto vi prego di non sottovalutarci. La maggior parte dei nostri iscritti non è mai stata iscritta al pei. Non possiamo fare da soli. C'è un limite oltre il quale possiamo andare soltanto se qualcuno capisce l'importanza di questo progetto, ci prende per mano e viene con noi». Per D'Alema, infine, la giusta posizione dei socialisti nei confronti de) pds non deve essere quella del rancore, ma quella «dell'orgoglio nel poter dire avevamo ragione noi. E' il modo più fecondo e sereno per affrontare le cose». E Valdo Spini non ha potuto far altro che dire di si all'ex antagonista che ora gli tende la mano. I laburisti danno dunque il via libera alla federazione della sinistra, ma pongono il problema delle candidature dell'Ulivo, chiedendo a Prodi di fare le primarie. Un bel successo per l'ex «antipatico» segretario del pds. Visto che il presidente della Fondazione Nenni, Giuseppe Tamburrano, sostiene addirittura che D'Alema potrebbe essere l'erede del vecchio leader socialista. «Nenni diceva - ha ricordato Tamburrano intervenendo al congresso dei laburisti - che un giorno la sua opera di riunire la sinistra e superare la frattura del '21, sareb- he stata continuata da altri. Ciò non è stato fatto da Craxi che concepiva l'unione socialista come annessione de) pds. Credo che D'Alema, invece, possa continuare la sua opera. Credo che possa riportare nella slessa casa i vari tronconi del socialismo». E dal palco degli oratori gli ha fatto eco il popolare Gerardo Bian¬ co. «Quando D'Alema è intervenuto al nostro congresso - ha detto mi sembrava che parlasse un democristiano». Un'affermazione che appena l'altro ieri avrebbe potuto essere interpretata come un insulto, ma che adesso invece acquista valenze positive. Almeno nelle intenzioni di Bianco. [r. i.] Il segretario del pds: «Avevate ragione voi ora basta con i rancori» A sinistra: Pietro Nenni A destra: Massimo D'Alema f ROMA ALEMA? E' un vero leader democristiano. Anzi, no, è il vero erede di Nenni. Per il segretario del pds, che sta tessendo la sua tela di alleanze, adesso si cercano paragoni che, appena qualche mese fa, sarebbero parsi a dir poco «fantasiosi». Un risultalo sorprendente per un leader che era considerato «inguaribilmente antipatico» e, soprattutto, «inguaribilmente togliattiano». Quello che è certo è che l'immagine di D'Alema sta cambiando. Meno battute taglienti, meno sorrisetti sprezzanti. Avanti, invece con le aperture e con le autocritiche. Quello che è avvenuto ieri al congresso della fe derazione laburista è emblematico. Il segretario del pds ha invitato gli eredi del partito socialista a entrare a far parte della federazione della sinistra. E lo ha fatto con parole che hanno «toccato il cuore» dei laburisti e che hanno messo la sordina ai vecchi rancori. «Non possiamo dire - ha esordito D'Alema - che

Luoghi citati: Mosca, Roma