Ivrea la ragazza accoltellata lotta con la morte di Lodovico Poletto
alla festa Ivrea, la ragazza accoltellata lotta con la morte Una perizia per spiegare l'improvvisa follia del giovane feritore, che dal carcere chiede perdono Ivrea, la ragazza accoltellata lotta con la morte Operata due volte, forse si salverà alla festa IRMA sta male. I chirurghi dell'ospedale di Ivrea l'hanno operata una seconda volta, d'urgenza. Potrebbe farcela, ma bisogna aspettare almeno 24 ore. Luca, invece, è in una cella d'isolamento nel carcere di Ivrea. L'altra sera quando ha sentito la madre al telefono le ha urlato, disperato, «Perdonatemi». In casa Pagliari, una villetta tra Ivrea e Cascinette ci sono tutti: il fratello di Irma, Ferruccio, i genitori Teresa e Danilo, tornati dalle vacanze. Ma le tapparelle sono abbassate e nessuno vuole parlare con estranei. Anche a casa di Luca Giovanetto - il ragazzo che venerdì ha ridotto in fin di vita a coltellate una sua compagna di classe, massacrato una giovane mamma, rubato due auto e picchiato altre due persone - sono in tanti. «No, non era il mio bambino. Non è stato lui, non era in lui. Ha preso qualcosa, ne sono sicura e adesso voglio sapere la verità» singhiozza la mamma di Luca. Ma neanche lei riesce a spiegarsi quella follia. E il mistero - come dicono gli investigatori - è racchiuso nella festa organizzata per la fine del- l'anno scolastico, per la promozione all'esame di passaggio alla classe quùita sostenuto da privatisti, in mattinata, al liceo scientifico «Cairoli» di Torino. L'aveva pensata Irma Pagliari, tornando a casa in treno: «Qualche panino, un'anguria e aspettiamo che la preside ci dica com'è andata». Si sono trovati in cinque: lei, Luca, Francescomarco Sini, la fidanzata di Luca, Silvia (una minorenne di Strambino) e Riccardo Gramegna di Pavone. Alle quattro e mezzo la preside ha chiamato: «Ce l'avete fatta, tutti quanti». Baci, abbracci e urla di gioia. Riccardo se n'è andato e, mezz'ora dopo, Luca si è trasformato. «Diceva di sentire delle voci - racconta Fran¬ cescomarco - di sapere in anticipo cosa stavamo per dire. Si lamentava che stava male». In giardino ha stretto le mani attorno al collo della sua ragazza: «Ti devo ammazzare: lo devo fare, sto male». Hanno pensato che scherzasse; Silvia ha provato a farlo ragionare. Pochi istanti di normalità e la follia è riesplosa. Se l'è presa con Irma: «Sento di nuovo quelle voci. Ti devo uccidere». Irma ha sorriso come per dirgli «adesso smettila, fatti furbo». Lui ha preso il coltello sopra la dispensa, ha afferrato la ragazza e ha colpito alla cieca. Ora un esame tossicologico disposto dal procuratore Bruno Tinti stabilirà se Luca era sotto l'effetto di stupefacenti. Ieri è stata dimes¬ sa Linda la bimba di un mese picchiata con sua madre, a Chiaverano. La donna ha fratture al naso, alla mandibola, all'orbita dell'occhio. Ricorda le parole di Luca prima che la colpisse: «Io devo morire e anche tu te ne andrai con me». Lodovico Poletto «Urlava: ti devo ammazzare poi ha iniziato a colpirla» Luca Giovanetto, in carcere per tentato omicidio e Irma Pagliari, ricoverata in gravi condizioni all'ospedale dì Ivrea
Persone citate: Bruno Tinti, Cairoli, Francescomarco Sini, Giovanetto, Irma Pagliari, Luca Giovanetto, Pagliari, Riccardo Gramegna
Luoghi citati: Chiaverano, Ivrea, Pavone, Strambino, Torino
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- I Premi Sacchi alle migliori tesi sul cinema
- Unica trama per le stragi
- SAVOIA - CARIGNANO !
- «Troppi i cantieri alla Roquette»
- 200 parole su i discorsi della Corona
- Il giallo Bargagli in tv
- Tommaso di Savoia Carignano commemorato dal prof. Romolo Quazza
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy