Nel Veneto industria sprint

Anche la Stet è in corsa RAPPORTO L'Agenzia per il lavoro prevede un altro anno di forte crescita Nel Veneto industria sprint Pil e occupazione al doppio della media VICENZA. Il Veneto viaggia al doppio della velocità nazionale. Lo dicono le cifre e le proiezioni su prodotto regionale lordo e occupazione. Situazione decisamente anomala rispetto alla maggioranza delle regioni italiane: l'industria «tira», ma stenta a trovare mano d'opera, tanto che gli imprenditori ricorrono agli annunci «disperati» sui giornali e si rivolgono ai parroci per avere segnalazioni di qualche «bravo giovine» disposto a entrare in fabbrica. Ai casi riportati nei giorni scorsi dalle cronache, si sono aggiunti ieri altri particolari durante il convegno organizzato ad Altavilla Vicentina in occasione della presentazione del terzo rapporto sulle tendenze del lavoro in Veneto elaborato dall'Agenzia regionale per l'impiego. Con un calo del 7,4% del numero dei lavoratori posti in mobilità nei primi tre mesi dell'anno rispetto all'analogo periodo del 1994, la regione si conferma area ad alta specificità occupazionale. Grazie alla dinamicità dell'economia locale sostenuta dalla domanda estera e alla capacità delle imprese di inserirsi sui mercati internazionali, è in fase di riavvio l'occupazione, mentre si ferma la crescita dei disoccupati. E' una realtà in cui non seivono più le azioni di sostegno diretto della domanda di lavoro ma in cui, semmai, preoccupano le difficoltà di far incontrare domanda e offerta. Ne è convinto il ministro del Lavoro Tiziano Treu secondo il quale domanda e offerta sono inadeguate: «Da una parte - ha sostenuto Treu ad Altav 'la manca la rapidità nell'informazione, dall'altra non abbiamo formato le persone giuste di cui maggiormente abbiamo bisogno». Da questo punto di vista i casi emblematici non mancano: la Campagnolo di Vicenza si è ri¬ volta ai parroci per assumere personale specializzato, mentre l'Assindustria di Belluno ha fatto pubblicare offerte di assunzione sui quotidiani. «Anche se le istituzioni funzionano meglio della media nazionale - ha ironizzato il ministro - nemmeno i parroci fanno miracoli. E' necessario potenziare le Agenzie del lavoro, sviluppare la formazione e migliorare i filtri di passaggio tra scuola e lavoro. Contratti di formazione e apprendistato sono strumenti che già ci sono ma sono usati male». Si tratta comunque, ha sottolineato Treu «di fastidi grassi, problemi di società ricca e felice; al Sud, nelle aree deboli, sono incognite molto più gravi: si tratta di riconquistare il territorio, ma questo è un problema di emergenza e di ordine pubblico». Il rapporto 1995 dell'agenzia veneta per il lavoro offre un monitoraggio sull'andamento del mercato occupazionale e formula previsioni sull'economia regionale nei prossimi tre anni. In base ai dati rilevati il tasso di crescita del prodotto interno lordo (pil) Veneto dovrebbe raggiungere una quota quasi doppia di quello nazionale e fissarsi stabilmente al di sopra del 5%. La crescita sarà da attribuire soprattutto all'industria e l'occupazione in regione dovrebbe registrare un incremento annuale doppio rispetto a quello nazionale. [b. g.l Il ministro del Lavoro Tiziano Treu

Persone citate: Tiziano Treu, Treu

Luoghi citati: Altavilla Vicentina, Belluno, Veneto, Vicenza