Polemiche per il passaggio da Raiuno a Raitre La Domenica sportiva trasloca e va di notte

Polemiche per il passaggio da Raiuno a Raitre Polemiche per il passaggio da Raiuno a Raitre La Domenica sportiva trasloca e va di notte ROMA. Il trasloco della «Domenica sportiva» da Raiuno a Raitre, novità clamorosa dei nuovi palinsesti Rai insieme con lo slittamento alle 20,30 del Tg2, suscita perplessità tra gli addetti ai lavori: «E' uno spostamento un po' imprevisto - commenta Gianfranco De Laurentiis, conduttore delle ultime edizioni del programma - che dal punto di vista della tradizione e del sentimento mi colpisce abbastanza. L'orientamento è quello di trasformare Raitre in una rete prevalentemente sportiva e questo può andar bene però bisogna tener presente che non lutti i problemi si possono risolvere con la caratterizzazione di una rete perché sarà comunque difficile gestire la coincidenza di più appuntamenti sportivi importanti». A Sandro Ciotti, conduttore storico della «Domenica sportiva», il cambiamento di rete non fa «un bell'effetto». Dice Ciotti: «La "Domenica" è la più antica trasmissione sportiva italiana e Raiuno è sempre Raiuno. Bisogna ricordare che in alcune zone del Paese Raitre non si vede molto bene. I telespettatori hanno un'abitudine trentennale a seguire questa trasmissione sul primo canale, certo, si abitueranno, ma la scelta mi lascia comunque perplesso». Della nuova «Domenica sportiva», in onda fino all'I e 30 di notte, farà parte anche il «Processo del lunedì»: «E' una buona mossa - ammette Ciotti -, ma dal punto di vista tecnico creerà problemi: il lunedi, dopo aver visto i filmati e letto i giornali, le persone che partecipano al processo, ma anche gli stessi colleglli, sono stati finora più documentati rispetto a quanto potranno esserlo "a botta calda" nella notte di domenica». Secondo Jacopo Volpi, telecronista Rai, da 15 anni impegnato sul fronte della «Domenica sportiva», «la caratte¬ rizzazione di una rete sullo sport è intelligente», anche se comporta lati negativi e positivi: «Per la 'Domenica' c'è un grosso guadagno: cominceremo sempre alle 22,30 mentre, prima, il prolungarsi della serata di Raiuno ci costringeva a continui ritardi. Certo, se il traino di Raiuno erano i 10 milioni della Piovra, allora andava anche bene, ma diversamente era una bella penalizzazione: la gente il lunedi va a lavorare». Il più soddisfatto della novità è Marino Bartoletti, direttore della Tgs che non perde l'occasione per lanciare una frecciata polemica a Brando Giordani, gran capo di Raiuno: «Se fossi stato nei suoi panni avrei fatto di tutto per tenere la "Domenica sportiva". Mi dispiace che lui non abbia capito l'importanza storica di questa trasmissione per la sua rete. Ma sono ben contento che al programma sia stata garantita, grafie allo spostamento, una puntualità che prima non aveva». Bartoletti spiega che lo smantellamento della vecchia Raitre e la sua trasformazione in rete tutto sport preludono al lancio di un canale Rai satellitare completamente occupato dall'informazione sportiva. La terza rete, ospiterà, tra l'altro, uno spazio dedicato agli spogliatoi e costruito in modo da «cucire insieme "Quelli che il cal¬ cio" e "90° minuto"». Reazioni e commenti al nuovo corso della Rai sono destinati a svilupparsi: l'aumento degli spazi informativi (cultura e informazione passano dal 54% al 60%): il declino di fiction e intrattenimento (dal 46% al 40%); la riconferma di Raiuno come rete generalista; lo slittamento alle 20,30 del Tg2 (che provocherà una rivoluzione nella prima serata della seconda rete) faranno ancora, molto discutere. [f. ci Marino Bartoletti (sopra) e Gene Gnocchi (a sinistra)

Persone citate: Bartoletti, Brando Giordani, Ciotti, Gene Gnocchi, Gianfranco De Laurentiis, Jacopo Volpi, Marino Bartoletti, Sandro Ciotti

Luoghi citati: Roma