La Turner, mito dell'epoca d'oro di Hollywood, scompare a 75 anni: sfiorò l'Oscar con «Peyton Place» LANA addìo ultima dark lady

La Turner, mito dell'epoca d'oro di Hollywood, scompare a 75 anni: sfiorò l'Oscar con «Peyton Place» La Turner, mito dell'epoca d'oro di Hollywood, scompare a 75 anni: sfiorò l'Oscar con «Peyton Place» a addìo ultima LOS ANGELES. Si è spenta una delle stelle dell'epoca d'oro di Hollywood. Lana Turner è morta improvvisamente nella propria abitazione di Century City in California. Aveva 75 anni e soffriva di un cancro alla gola. La assisteva la figlia Cheryl Crane: «E' stato uno choc - ha affermato -. Aveva finito la terapia di radiazioni e sembrava che stesse meglio». Julia Jean Mildred Frances Turner, questo il vero nome dell'attrice, nacque l'8 febbraio 1920 a Wallace, Idaho. Quando il padre, un minatore, venne ucciso in circostanze misteriose, la madre si trasferì con la bambina a San Francisco e da lì a Los Angeles. La donna faceva l'indossatrice: pare che, durante una sfilata, la figlioletta saltasse sulla passerella improvvisando una danza. Da allora, ebbe parecchi ingaggi come «mini-mannequin». Il suo ingresso nel mondo del cinema fa parte della leggenda di Hollywood: si racconta infatti che un giorno marinò la scuola e andò a comprarsi una bibita a un chiosco dove incontrò il giornalista William Wilkerson; questi le chiese se voleva fare dei film e lei rispose che avrebbe dovuto chiedere il permesso alla madre; Wilkerson le fece conoscere il regista Mervyn LeRoy, che la incluse nel cast di «Vendetta» (1937) e le diede il nome d'arte; la scena in cui Lana camminava con indosso un maglione stretto ne fece un simbolo del sesso. In realtà, pare che la fanciulla frequentasse il proprietario di un locale notturno, e fu questi a presentarla a un produttore. Comunque siano andate le cose, la Mgm la scritturò in esclusiva e la lanciò. Dopo alcune parti minori, arrivarono i film di successo, da «Il dottor Jekyll e Mister Hyde» a «Sorvegliato speciale», entrambi del '41, fino a «Il postino suona sempre due volte» di Garnett (1946). Il suo personaggio di donna fatale l'accompagnò per tutta la carriera, dagli Anni 40 alla metà dei 60, in più di 60 film. A un certo punto, la Mgm decise di farle interpretare dei drammi storici. Lana Turner non gradì la cosa, riscattò il suo contratto e non si legò mai più a un'unica compagnia. Nel '57 ottenne la nomination con «Peyton Place», ma l'Oscar andò a Joanne Woodward per «La donna dai tre volti». Dalla metà degli Anni 60 comparve soltanto in film minori. Lavorò anche in tv, nel serial «The survivors» (1969-70), come ospite in «Falcon Crest» (1982-83), e in teatro. Le sue storie d'amore (sette matrimoni e numerose relazioni) fecero più notizia delle sue interpretazioni. Le sue prime nozze, nel '40 con il musicista jazz Artie Shaw, durarono meno di un anno. Nel '42 sposò il ristoratore Steve Crane, dal quale si separò qualche tempo dopo per poi sposarlo di nuovo e divorziare definitivamente nel '44. Nel 1943 dall'unione nacque Cheryl, i'unica figlia, protagonista del drammatico episodio della morte di Stompanato. La Turner tentò di nuovo con l'atleta Henry Topping, dal '48 al '52; con l'attore Lex Barker, dal '53 al '57; con il proprietario terriero Fred May, dal '60 al '62; con il produttore Robert Eaton, dal '65 al '69; con il dietologo Ronald Dante, dal '69 al '72. Fra i suoi flirt: Howard Hughes, Tyrone Power e Fernando Lamas, [s. n.] Figlia d'un minatore si sposò 7 volte Accudita dalla figlia è morta per cancro In «Vendetta» indossò un maglioncino stretto stretto e colpì al cuore l'America che ne fece una sexy star Lana Turner in una foto che mette in luce la sua sensualità Lana Turner ne «Il postino suona sempre due volte» del 1946 assieme a John Garfield L'attrice fu molto lodata dai critici ma ricordata soprattutto per l'apparizione folgorante in due pezzi bianco, turbante, tacchi bianchi, una catenella sottile alla caviglia

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