Chi è lo sconosciuto sepolto nella tomba di Luigi XVII?

Chi è lo sconosciuto sepolto nella tomba di Luigi XVII? Scoperta di scienziati francesi: forse il figlio del re ghigliottinato non era morto e ha lasciato una discendenza Chi è lo sconosciuto sepolto nella tomba di Luigi XVII? E' il corpo di un ragazzo di quindici anni ma il Delfino, quando scomparve, ne aveva dieci DPARIGI UECENTO anni fa un giovane adolescente moriva con il nome di Luigi I Capeto nella prigione del Tempio. Si trattava veramente - come si disse allora - di Luigi XVII, secondo figlio di Luigi XVI e di Maria Antonietta? O non ci si trovava, piuttosto, di fronte a una sostituzione di cadavere por proteggere il Delfino e, ancor di più, la continuità della monarchia? Un gruppo di specialisti di medicina legale fornisce oggi dati nuovi in favore di questa seconda ipotesi. Gettando così nuova luce, grazie alle tecniche moderne della loro disciplina, su uno dei capitoli più misteriosi delia storia di Francia. Dopo l'esecuzione di Luigi XVI e di Maria Antonietta, nel gennaio e nell'ottobre del 1793, Luigi XVII rimase isolato dal mondo nella prigione del Tempio. Questa reclusione ha contribuito non poco a creare una controversa leggenda. L'8 giugno 1795 il cadavere di un giovane adolescente presentato come quello di Luigi XVII (che allora aveva dieci anni) morto quel giorno, fu consegnato a un gruppo di medici che, in risposta all'incarico che avevano ricevuto dall'autorità pubblica, attribuirono il decesso a una «Scrofolosi in atto da tempo». Luigi XVII, in altre parole, era morto di tubercolosi ossea, la stessa di cui era rimasto vittima, precedentemente, il fratello maggiore. Il cadavere fu riesumato nel 1846 al cimitero di Sainte Marguerite di Parigi. Furono ritrovati allora i segni del¬ l'autopsia del 1795 e quelli della tubercolosi ossea. Nel 1894 alcuni antropologi, alla luce del lavoro del 1846, conclusero che non si poteva trattare di Luigi XVII per il fatto che lo scheletro corrispondeva, secondo i loro parametri, a quello di un ragazzo di una quindicina d'anni. Nel 1979, infine, si diede il via a nuovi scavi per cercare il vero scheletro del Delfino. Ma non ebbero successo. Quali conclusioni trarre allora? Due secoli dopo i fatti, una équipe francese (i dottori Pierre-Francois Puech, Henri Albertini, Georges Leonetti e Francois Cianfarani) firma sul Giornale internazionale di medicina legale una comunicazione che non lascia più adito a dubbi. Lavorando sulle fotografie scattate un secolo fa, questi specialisti del cranio, usando nuove e straordinarie tecniche informatiche di ricostruzione del viso, affermano che il cadavere presentato come quello di Luigi XVII appartiene a un'altra persona. Secondo gli studiosi, i resti sui quali hanno lavorato sono quelli di un adolescente di 14 anni di cui si sa oggi, grazie al ritratto d'epoca, che assomigliava al Delfino: i denti, la lunghezza della base del naso, la distanza degli occhi, le sporgenze del viso, non lasciano spazio a dubbi. «L'osso mascellare superiore è sottosviluppato - spiega il dottor Pierre-Frangois Puech (del laboratorio di medicina legale, dalla facoltà di Medicina di Marseille-La Timone) sull'ultimo numero dell'edizione francese dello Scientific American - il mento prominente e appuntito sottolinea la posizione avanzata degli incisivi centrali superiori e inferiori. In rapporto alla distanza delle pupille, la bocca è stretta e il naso è lungo e stretto, senza incavo nel punto in cui nasce sotto alla fronte e poco proteso in avanti. Questi erano anche i tratti di Luigi XVII come risulta per esempio dal ritratto fattogli da JosephMarie Vien». Ma gli slessi dati confermano in modo definitivo che non si tratta di un bambino di dieci anni. Il mistero di Luigi XVII resta dunque insoluto: che ne è stato di lui? A che età è morto? Ha avuto una discendenza? Jean-Yves Nau Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa» Maria Antonietta, madre di Luigi XVII

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