Ore 17 una favola a Montecarlo

Cerimonia privata in municipio. Ranieri potrebbe disertare il ricevimento previsto all'hotel Loews Cerimonia privata in municipio. Ranieri potrebbe disertare il ricevimento previsto all'hotel Loews Ore 17, una favola due figli a 'amore Cenerentola DucrueA, ùattl annona MI» «">""S' „,„„> a«»">° —ri;::::-* SPOSPaolo di GreMatrimoni d'oro e di sangue bluin questi giorni all'altare per il fPaolo di Grecia, 28 anni, figlio dera americana Marie Chantal Msarà celebrato nella chiesa orto1300 vip e aristocratici, tra cui Spagna, Belgio, Lussemburgo, Dchtenstein. Ieri a Termoli si sonfano, uomo d'affari molisano, aSlobodan Milosevic, e Mirjana Sdella holding Sandhurst Assets CDi Stefano controlla decine di somonia sono intervenuti circa 16 MONTECARLO DAL NOSTRO INVIATO Mare piatto e sole cane. Anche con le favole a volte si suda. Se quella di Stéphanie di Monaco e di Daniel Ducruot è una fiaba a lieto fine, lo si vedrà poi. Oggi che si mettono l'anello al dito in Municipio, il principe Ranieri dev'essere contento a metà. Ha vinto l'amore, come si conviene nel regno dei belli e dei buoni, che da queste parti sono anche ricchi. La politica non importa. Diceva, Stéphanie: «Quand'ero piccola facevo sempre lo stesso sogno: abitavo su un'isola deserta con le cose e le persone che amavo, la mia famiglia, i miei amici, i miei cani e i miei dischi preferiti». I sogni li fanno quelli che possono. A volte ci azzeccano. Pure Montecarlo può essere un'isola, a modo suo, un piccolo regno antico di storie e di fiabe, di principesse e di amori, immerso nel cuore della società telematica e postmoderna, come i suoi grattacieli piantati sui dirupi che paion chiodi sulla costa che sale. Adesso, nell'isola del sogno, Stéph, come la chiamano, ha riunito la famiglia. Daniel Ducruet, invece, sognava di diventare un pilota, o un atleta. Le donne non le sognava, nemmeno quando sbatteva il pesce sul bancone del mercato a Menton. Non ne aveva bisogno, lui è sempre piaciuto alle donne. Come in una bella fiaba, un giorno lontano Daniel e Stéphanie si sono incontrati e amali. Oggi si sposano. Ma che fatica. Per arrivare qui, in questa sala del Municipio, davanti al sindaco Anne Marie Campora, hanno passato gli anni e una sorta di esilio, dal 18° piano di Fomentar, guardando il mare da un balcone bianco appeso a un palazzo dormitorio, hanno lasciato le feste e i lustrini dentro ai cassetti. E ancora adesso, nella cattolicissima Montecarlo, il riavvicinamento al Palazzo si compie solo a metà. Matrimonio civile, innanzitutto (quello religioso, forse, a settembre: seconda puntata). E il principe, sussurrano alcuno voci di corridoio, sarà presente alla cerimonia, ma non al ricevimento dell'Hotel Loews. Vero o falso? Dice una nobildonna, amica di Grace: «E' un passo importante, ma è solo un primo passo. Manca qualcosa di ufficiale a queste nozze. E' stato scelto il Municipio, mentre per una principessa l'etichetta prevede la cerimonia a Palazzo Grimaldi. Così come pure il ricevimento doveva svolgersi nei saloni del Palazzo. E invece no. Lo faranno, alle 20,30, sulla Terrazza Pistou e il l'onte Superiore dell'Hotel Loews. Fra i 300 invitali magari non ci sarà il principe Ranieri. E, probabilmente, neppure Carolina». Altri dubbi? Ancora qualcuno: «Questa data del 1° luglio sembra scelta di proposito perché coincide con il matrimonio a Londra del principe Paolo di Grecia, figlio del deposto re Costantino. Ed essendo il principe Paolo erede di una casa regnarne, sia pure in esilio, le teste coronate europee e i rap- presentanti delle Casate nobili più importanti non possono mancare. Cosi, si risolvono tutti gli imbarazzi». E allora, nella sala del Municipio, matrimonio a uffici chiusi, a qualche passo da Clos Saint-Martin, e c'è posto solo per pochi intimi. Il sindaco, mademoiselle Anno Marie Campora. I testimoni: Alain, fratello di Ducruet, e la cugina di Stéphanie, Elisabeth de Massy, figlia di Antoinette, la sorella del principe Ranieri, in disgrazia fino a qualche tempo fa. E poi i familiari più stretti. Ingresso vie¬ tato a chiunque altro, soprattutto ai paparazzi, e tanto peggio per loro. Cosi, quattro anni di esilio e due bambini dopo, il sogno si compie. Perché questo è davvero in tutti i sensi il matrimonio che voleva Stéphanie. Lo persone e le cose da tenere sull'isola, e ncssun'altro. Come diceva lei, anche quando la chiamavano «Uragano», o la figlia ribelle: «Io non chiedo che una cosa sola alla vita. Non chiedo che tutti mi amino, ma vorrei che quelli che lo sentono per me, lo provino solo per quello che sono». Ogni donna deve avere il suo mistero dentro di sé, anche una principessa. Stéphanie, a 6 anni, saliva sul trampolino della piscina e cantava per tutti, resistendo fieramente a quelli che volevano farla smettere. Era una testarda, già da piccola. Passa ore intere a perdersi nei libri, scherza e ride con Alberto e muove i primi passi sognando di fare la ballerina. Il suo idolo è Nadia Comaneci, e lei è una ragazzina che quasi non si sente principessa. C'è una foto che la ritrae agghindata come una squaw ai piedi del grande ritratto della mamma vestita con ampie gonne e svolazzi, Grace e la piccolina, con i suoi occhi da gatta e il suo broncio ribelle. Suo padre la trova irresistibile. Ogni anno a Natale le regala un peluche, e Stéphanie divide con il | babbo l'amore per gli animali. Raccoglie cani randagi in giro | per la città e continua a sognare i di fare l'artista. Con il papà sta bene, e ci parla spesso. Qualche anno dopo, dice così di lui: «E' la persona che amo di più al mon- I do. Accanto a lui ritrovo la calma e la dolcezza dei miei anni d'infanzia. Come lui, adoro disegnare. Come lui, divoro Baudelaire, Rimbaud, Apollinaire... ». Allora, doveva ancora incontrare Daniel. Sono i tempi dei fidanzali che passano come fulmini, come gli scatti dei paparazzi, da Paul Belmondo junior, ad Anthony Delon, al modello Stéphane La j Belle, dal campione di Formula Uno Alain Prost all'attore Christophe Lambert. La fiaba che oggi passa dal Municipio di Montecarlo comincia nell 88, quando lei conosce Daniel Ducruet, una delle guardie del corpo di suo fratello, il principe Alberto. 1,'amore deve ancora sbocciare. Daniel è uno che ha fatto qualche lavoro nella vita senza troppo impegno. In spiaggia, al bar, alla palestra di Cap Tonus l'hanno sempre chiamato Tarzan. S'è sposato con Sandra Nacake, una ragazza di religione ebraica, che lavora alla Cassa di Risparmio di Mentone. Matrimonio civile o religioso? Lui dice che si, è civile. Poi quell'amore passa e svanisce. Quando si separa, si mette insieme a Martine Malbouvier e aspetta un figlio da lei proprio nei giorni che il cuore va su e giù por Stéphanie. A Palazzo, non sono proprio contenti. Daniel è plebeo, attaccabrighe e un po' avventuriero. Ma Stéph è rimasta la bambina che saliva sul trampolino e cantava sino alla fine, anche se gli altri non volevano. Tira dritto per la sua strada, e dopo un anno mette al mondo Louis e poi ancora Pauline. Vive nei 200 metri quadrati della residenza del Formentor, che por una principessa dev'ossero pure un bel sacrificio. Passa a Clos Saint-Martin, 1200 metri quadri, ma continua a far la spesa ai grandi magazzini come una massaia qualsiasi. A dicembre dell'anno scorso il papà si ammala e lei è l'unica che gli sta vicino, lunghe ore a tener stretta la sua mano e a parlare o ricordare. Ranieri comincia a cambiar idea cosi, anche perché Alberto è da tempo che glielo ripete: «Si amano, lui è l'uomo giusto». La fiaba è tutta qui. Qualche lezione di bon ton per Daniel, e i primi pas si del protocollo. Si comincia da oggi, al Municipio, ore 17. Tutto fra amici cari o pochi parenti. «Una cerimonia molto intima, vietata a tutti», ripetono allo studio dell'avvocalo Lacoslo. Peccalo per i paparazzi... Pierangelo Sapegno Dopo quattro anni e due figli l'irrequieta principessa corona il suo sogno d'amore La «benedizione» del fratello Alberto «Si amano, Daniel è l'uomo giusto» Ore 17, una favola a Montecarlo Cenerentola Ducruet sposa Stéphanie Stéphanie di Monaco e Daniel Ducruet si sposano oggi [dal settimanale chi| A fianco, la partecipazione di nozze idal settimanale gentei