Un'intera famiglia in cella «Ha evase 10 miliardi»

Un'intera famiglia in cella «Ha evase 10 miliardi» A Teramo il blitz della guardia di Finanza Un'intera famiglia in cella «Ha evase 10 miliardi» TERAMO. Due miliardi di false fatturazioni e 10 miliardi di evasione fiscale: con queste accuse sono finiti in carcere, ieri, i componenti di un'intera famiglia di Pinolo, in provincia di Teramo, su ordino di custodia cautelari! emesso dal localo gip, Aldo Manfredi. Le persone arrostate sono Antonia Formolli, 49 anni (legale rappresentante dell'azienda «Ira», «Industrie Resine Abruzzesi»), i figli gemelli Fabrizio e Fulvio Ambrosi, di 23 anni, l'altro fi glio Fabio di 25 anni e la madre di Antonia, Giovanna Ghezzi, di 73 anni. Quest'ultima è agli arresti domiciliari a Milano dove è stato arrestato anche Fulvio Ambrosi. Le accuse nei loro confronti sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, emissione di fatture per operazioni inesistenti e falso in bilancio. L'inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Teramo, Lucio Ardigò. L'inchiesta fu avviata un anno fa in seguito alla denuncia di un dipendente dell'industria che decise di segnalare alle forze dell'ordine la presenza nello stabilimento di sostanze tossiche, che sarebbero state interrate all'interno dei capannoni. La guardia di Finanza, nel corso di una serie di accertamenti, scoprì che l'azienda in un periodo di quattro anni - dal 1984 al 1988 - avrebbe messo in moto un meccanismo fiscale fraudolento per ripianare il deficit dell'azienda. Le operazioni fiscali illecite avrebbero portato a un'evasione d'imposta di 10 miliardi di lire. Gli agenti della guardia Finanza accertarono anche la presenza di numerosi contenitori di materiale tossico derivante dalla lavorazione della resina. Ir. cri.)

Persone citate: Aldo Manfredi, Antonia Formolli, Fulvio Ambrosi, Giovanna Ghezzi, Lucio Ardigò

Luoghi citati: Milano, Teramo