Tropici in rivolta per la Bomba di Enrico Benedetto

Tropici in rivolta per la Bomba Tahiti è paralizzata, proposto un referendum per bloccare gli esperimenti nucleari Tropici in rivolta per la Bomba In migliaia a Papeete: Chirac, fermati PARIGI dal nostro corrispondente Trionfo per Greenpeace nella «tana del nemico», quella Polinesia da 10 anni inaccessibile per il «Rainbovv Warrior II», la nave corsara in guerra con i test atomici a Mururoa cui diecimila tahitiani - 1 du 10, dunque - hanno tributato ieri un'accoglienza festosa, quasi il vascello ecologico attraccasse da «liberatore» nelle terre che, pure, votavano finora Chirac. Dopo l'offensiva diplomatica australiano-neozelandese, la grande manifestazione costituisce un severo inciampo per la politica nucleare transalpina. E stamane, a Parigi, un nuovo corteo protestatario dovrebbe rilanciarne l'impatto sulla Francia metropolitana. Le associazioni promotrici amplificheranno, facendolo proprio, lo slogan lanciato da Papeete: «Referendum sulla ripresa dei test nucleari». E blocco integrale, a Tahiti, finché Chirac non risponderà. La questione imbarazza governo e Presidenza. Concedere il referendum, vorrebbe dire perderlo: i Polinesiani sono in larga maggioranza ostili a nuove esplosioni sull'atollo celebre per averne già ospitate 192. Ma rifiutarsi di indirlo - tra l'altro proprio Chirac difese in campagna elettorale l'approccio referendario a problemi chiave - può riaccendere l'indipendentismo locale. Occoneranno, insomma, prudenza e cautela estreme per disinnescare una crisi la cui gravità sorprende il Potere e gli stessi osservatori, La strategia francese delineatasi negli ultimi giorni sembrerebbe prevedere una duplice reazione alle critiche. Nessun cedimento sul piano sostanziale (gli 8 test avranno cioè luogo come da programma fra l'autunno e la fine '96) ma disponibilità e trasparenza verso i contestatori. A partire da Greenpeace. Le autorità parigine Lisciano intendere che Mururoa potrebbe accogliere una delegazione ispettiva della «multinazionale Verde». Il gesto è formale ma costituisce una preziosa legittimazione per i battaglieri ecologi reduci dalla vittoria sulla Shell. Non dimentichiamo, inol- tre, che in anni neppure troppo lontani gli 007 francesi sabotarono il «Rainbow Warrior I» nella rada di Auckland. Dalla dinamite al fair-play. Una linea simile, tuttavia, paga esclusivamente qualora la contestazione non sia troppo accesa, né popolarissima. In tal caso, le aperture sono interpretabili quali indizi di cediir.er. • to. E anziché smorzare l'offensiva avversaria potrebbero incentivarla. E' quanto accade oggi. Greenpeace fa sapere che non re¬ spinge l'invito d'ispezionare Mururoa. Ma vuole soggiornare a lungo sull'isola, visitarne con agio le installazioni, compiere le verifiche del caso. «Un blitz turistico non c'interessa» spiega, sperando che la timida iniziativa di pubbliche relazioni si trasformi in rompicapo, anzi boomerang per Parigi. L'«investitura» accordatale dal popolo haitiano propizierà l'escalation. Fiducioso, il «Guerriero dell'Arcobaleno II» dovrebbe far i vela nelle prossime ore verso l'a¬ tollo, vera «marcia su Mururoa» alla quale corrisponderà una mobilitazione non-stop nel capoluogo polinesiano. A bordo, un passeggere non comune: monsignor Gaillot, il vescovo destituito per insubordinazione e da allora attivissimo in molteplici, eterogenei campi. Guidava, ieri, i protestatari. Insieme ad Oscar Temaru, leader del «Fronte per una libera Polinesia». Il successo pareva stupirli entrambi. A memoria d'uomo, nessuna dimostrazione pubblica aveva mai riunito folla si numerosa. Cartelli poliglotti («Stop killing people with nuclear bomb», «Chirac, non siamo bestie!) discorsi, canzoni. Doveva sciogliersi a tarda sera. Ma è prevalsa l'idea di un sit-in per attendere da Parigi l'«oui» o il «non» sul referendum. E stamane si replica. Gli organizzatori confidano Papeete torni a essere paralizzata affinché l'Eliseo «comprenda». 11 luogotenente di Chirac in loco, Gaston Fiosso, non ha da rallegrarsi. Tra pochi mesi lo attendono le elezioni. Vincerle, con la Bomba, sarà difficile. Enrico Benedetto L'Eliseo non si piega «Ma non saboteremo gli ecologisti come nel 1985» Due immagini della manifestazione antifrancese di ieri a Papeete. Sotto, Jacques Chirac e la celebre Rainbow Warrior, nave di Greenpeace

Persone citate: Chirac, Gaillot, Gaston Fiosso, Jacques Chirac, Oscar Temaru

Luoghi citati: Francia, Greenpeace, Parigi