Granata su un mercato della capitale, 4 morti. Dal Parlamento tedesco sì all'invio dei Tornado Sarajevo caccia l'inviato diGhali

Granata su un mercato della capitale, 4 morti. Dal Parlamento tedesco sì all'invio dei Tornado Granata su un mercato della capitale, 4 morti. Dal Parlamento tedesco sì all'invio dei Tornado Sarajevo caccia l'inviato di Ghali Akashi dichiarato «persona non grata» SARAJEVO. Colpo di scena diplomatico a Sarajevo: il governo bosniaco (musulmano) ha dichiarato «persona non grata» il giapponese Yasushi Akashi, rappresentante speciale per la ex Jugoslavia del segretario generale dell'Onu Boutros Boutros-Ghali. «Non parleremo più con Akashi, non vogliamo avere più nulla a che fare con lui» ha dichiarato Hasan Muratovic, capo della delegazione del governo bosniaco ai colloqui con l'Onu. La leadership di Sarajevo ha aspramente criticato l'Onu per la fallita difesa di quelle aree dichiarate protette dalle stosse Nazioni Unite e per il mancato rifornimento di aiuti umanitari alla capitale. Ieri i serbi sono tornati a bombardare Sarajevo dove una pioggia di granate ha fatto quattro morti e sei feriti: le vittime stavano facendo acquisti in un mercatino. Anche il quartier generale delle truppe francesi dell'Onu è stato centrato l'altra sera da tre colpi di mortaio serbo-bosniaci, che peraltro non hanno fatto vittime. Le granate sono cadute sul mercatino verso le 11 di ieri mattina e hanno colpito un quartiere della parte occidentale di Sarajevo. Secondo il governo bosniaco uno o più proiettili sono caduti su una folla di persone in fila davanti a un forno per acquistare del pane. Tale versione non ò stata confermata dall'Unprofor ma è stata avallata da giornalisti di base a Sarajevo che parlano di due granate esplose in un piccolo mercato nelle vicinanze del principale panificio della citta. Il nuovo massacro viene interpretato come un ennesimo atto di rappresaglia per l'offensiva lanciata 15 giorni fa dall'esercito regolare bosniaco per sbloccare l'assedio di Sarajevo. I Caschi blu russi nei pressi di Sarajevo sono stati attaccati l'altra sera dalle forze musulmano bosniache. La denuncia viene da Fred Eckhard, inviato ufficiale del segretario generale dell'Onu. I governativi posizionati sulle alture a Sud della ca¬ pitale, ha riferito Eckhard, hanno sparato con mitragliatrici e fucili automatici su un convoglio del battaglione russo della forza di pace dell'Onu. Non si lamentano foriti. Il governo bosniaco ha frattanto comunicato che il vicepresidente della federazione croato-bosniaca Ejup Ganic è rimasto gravemente ferito in seguito a un incidente stradale nella Bosnia meridionale ed è attualmente ricoverato nell'ospedale di Spalato in Croazia. La guerra si è riaccesa nel Nord-Ovest della Bosnia dove, nella sacca di Bihac, ieri erano in corso violenti scontri tra regolari bosniaci e i musulmani del leader dissidente Fikret Abdic. A Bonn, con 386 voti a favore, 258 contrari e 11 astensioni, il Parlamento tedesco ha dato luce verde al piano del governo del cancelliere Helmut Kohl per l'invio di cacciabombardieri Tornado a sostegno delle forze delle Nazioni Unite in Bosnia, nel primo caso di dispiegamento di soldati tedeschi in una zona di guerra dal secondo conflitto mondiale. Hanno votato a favore anche 45 membri del partito di opposizione socialdemocratico (Spd) e di quello dei Verdi. L'esito del voto è stato così salutato dal ministro degli esteri Kinkel: «Conclusa la guerra fredda e a riunificazione avvenuta, il mondo attende dalla Germania un contributo attivo». [e. st.] La sede Unprofor bombardata e pacifisti tedeschi contro i Tornado in Bosnia ifotoansareuter]