Boom di mazzette e di crolli di Fernando Mezzetti
Boom di manette e di crolli UN PAESE CHE CADE A PEZZI Boom di manette e di crolli Tutte le sciagure della Corea del Sud LE decine di morti in crolli o incidenti su grandi lavori che hanno caratterizzato negli ultimi mesi la Corea del Sud sono l'indice preoccupante di una crescita economica tumultuosa, perseguita da almeno vent'anni a qualsiasi prezzo. Fino al 1987 a costo della democrazia, sacrificata dall'allora regime militare sull'altare dello sviluppo e di una modernizzazione senza respiro; da allora, il faticoso farsi di un sistema democratico è scandito da sciagu- re che per la loro dimensione assurgono a rilevanza sociale e politica. Avendo goduto nel suo rapido sviluppo di quei fattori che gli storici chiamano «vantaggi dell'arretratezza», la Corea del Sud ne paga a intermittenza i costi im termini di vite umane. Lacrime, sudore e sangue non solo in senso metaforico. I vantaggi dell'arretratezza di ieri diventano pesanti pedaggi nello sviluppo odierno. Il crollo di ieri nel grande magazzino al centro di Seul è emble¬ matico della veloce trasformazione di una società fino a pochi anni fa frugale, severa e povera, in una società affluente e consumistica. E' un altro pedaggio insaguinato della mutazione in pochi anni di Seul, da piccola capitale di frontiera con poche centinaia di migliaia di abitanti a 35 chilometri dal fronte segnato dall'armistizio, non dalla pace, a megalopoli di quasi dieci milioni di abitanti. Nell'aprile di quest'anno cento morti in un'esplosione per fuga di gas durante lavori per la metropolitana nella città di Taegu; alcuni morti e decine di intossicali in un'altra fuga di gas nel marzo scorso durante lavori sotto un palazzo di 19 piani nel contro delia capitale; nell'ottobre dell'anno scorso, un gigantesco ponte costruito nel '79 si affloscia nel centro di Seul, trascinando nel vuoto vetture e autobus, facondo 32 morti ma soprattutto aprendo una voragine nella coscienza collettiva, mai più rimarginatasi: gli in¬ terrogativi sulla solidità dello sviluppo economico, sulla reale consistenza e affidabilità delle grandiose trasformazioni del Paese. Castello di sabbia o solo crepe riparabili di una costruzione durevole? Non c'è dubbio che, come altrove, in Corea del Sud il rapido sviluppo sia stato conseguito a scapito di elementi di sicurezza e della salvaguardia ambientalo; e che in più casi incidenti inspiegabili siano invece spiegabilissimi: con l'as¬ sillo del risultato a ogni costo, della corsa contro il tempo per recuperare quello perduto inflitto dalla storia e dalla geografìa. E tuttavia, davanti agli intermittenti pedaggi dello sviluppo del Sud, restano le catene del Nord, inchiodato al suo sottosviluppo, inesorabilmente trascinato a fondo da un regime che, prima di essere politicamente repugnante, ò soprattutto economicamente inotto. Fernando Mezzetti
Luoghi citati: Corea Del Sud
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