Matrimonio nello spazio di Franco Pantarelli

Estero Gli astronauti Usa hanno portato fiori e cioccolata, i russi hanno ricambiato con i tradizionali pane e sale Matrimonio nello spazio Lo Shuttle si aggancia alla Mir NEW YORK NOSTRO SERVIZIO «Ci siamo fidanzati nel '92 e ci siamo sposati nel '95»: così Daniel Goldin, il capo della Nasa, ha salutato esultante l'aggancio nello spazio fra lo shuttle Atlantic e la stazione spaziale russa Mir, avvenuto ieri. Quando negli Stati Uniti erano esattamente le 11,01 del mattino, i due veicoli spaziali si sono «toccati», dopo pochi minuti l'equipaggio dello shuttle è antrato nella stazione Mir ed è stato un tripudio di strette di mano e abbracci. Gli americani hanno portato cioccolata, succo di frutta e fiori; i russi li hanno accolti con il loro tradizionale dono di buon augurio: pane e sale. Come dichiarazione «storica», da ricordare poi negli annali, il comandante russo, Vladimir Dezhurov, ha detto: «Collaboreremo con sempre maggiore successo nel futuro». Il comandante americano, Robert Gibson, ha replicato con un altrettanto prevedibile «Costruiremo una collaborazione basata sull'amicizia, e questo ò molto importante», ma con una sorpresa: lo ha detto in russo, mettendo a profitto il lungo esercizio fatto prima di partire. Sulla Terra, in un osservatorio allestito a pochi chilometri da Mosca, il capo della Nasa Goldin e il direttore dell'Agenzia spaziale russa, Yuri Koptev, brindavano. Goldin ha poi parlato a lungo con Norman Thagard, l'astronauta americano già a bordo della Mir. C'è un precedente in questo incontro spaziale, ed è quello cui dettero vita nel 1975 l'Apollo e la Soyuz, il cui aggancio nella spazio costituì una specie di sottolineatura della disten¬ sione fra Est e Ovest, che a quell'epoca tutti volevano ma che poi, negli anni successivi, non avrebbe mantenuto le proprie promesse. Stavolta invece si è trattato di celebrare qualcosa di più: la fine della Guerra Fredda. L'evento di ieri fa parte di un lungo accordo di collaborazione che dovrà svilupparsi nei prossimi anni. Entro la fine del 1997 sono previsti almeno altri sette voli dello shuttle, destinazione Mir, per impostare la costruzione di una stazione spaziale ancora più grande con la collaborazione, anche, dell'Europa, Canada e del Giappo- II margine di errore a disposizione dell'equipaggio dello shuttle era minimo: solo due gradi nella bussola e due minuti nel tempo. Ma Robert Gibson - dicevano ieri i commentatori della tv americana, che ha «coperto» l'avvenimento con un'enfasi che ricordava i tempi d'oro della corsa spaziale - «ha portato l'Atlantis proprio dove doveva». Lui, Gibson, si è schermito dicendo che aveva fatto tante di quelle prove, nella simulazione computerizzata al centro spaziale della Nasa a Houston che era impossibile sbagliare. Tutto sommato, dicevano i commentatori di cui sopra, per lui è stato forse più difficile imparare la frase di saluto in russo che agganciare i due veicoli spaziali. Ora, passata l'euforia per l'aggancio, dovrà cominciare il lavoro concreto. Bonnie Dunbar e Ellen Baker, i due medici donne che erano sullo shuttle, dovranno esaminare Thagard, Dezhurov e Strekalov, l'altro astronauta della Mir, per stabilire in che modo la prolungata presenza sulla Mir ha inciso sul fisico. Franco Pantarelli 8 SPECTRE Questo modulo scientifico dev'essere ancora lancialo e sarà operativo al momento "dell'attracco di Atlantis, previsto per giugno. Servirà allo studio dei problemi ambientali.

Luoghi citati: Canada, Europa, Houston, Mosca, Stati Uniti, Usa