Il valzer degli esclusi

Il valzer degli esclusi Il valzer degli esclusi Lo ballarono tutti, da Battiato a Dalla Antonio Segni, papà di Mariotto, era presidente della Repubblica. Paolo VI aveva appena preso il posto del Papa buono Giovanni XXIII. Si viaggiava in Cinquecento e Seicento, con la benzina a 120 lire il litro: era il 1964 e Gigliola Cinquetti aveva vinto a Sanremo con «Non ho l'età», quando la Rai e l'Associazione dei discografici Afi decisero, in pieno boom dei 45 giri, di lanciare una nuova gara musicale anche per la stagione estiva, preparata con cura: fin dal mese di aprile infatti la radio (all'epoca solo Rai) mandò in onda sul primo e secondo programma 42 nuove canzoni, che gli ascoltatori dovevano votare con cartoline. Le venti prime classificate furono ammesse alla gara televisiva di metà giugno dal Casinò di Saint-Vincent. Con «Sei diventata nera» dei Marcellos Ferial, trionfarono «Con te sulla spiaggia» di Nico Fidenco e «Amore Scusami» di John Foster, nome d'arte del giornalista Paolo Occhipinti. Palmiro Togliatti sarebbe scomparso poche settimane dopo, il 21 agosto a Yalta, e al cinema cominciava l'epoca d'oro degli spaghettiwestern di Sergio Leone con le musiche di Morricone. La prima polemica, al «Disco per l'estate», scoppiò l'anno successivo: la Rai fu accusata di favorire nella preselezione la linea melodica contro gli «urlatori»: vinse Orietta Berti, ma si cantò soprattutto «Il mon¬ do» di Jimmy Fontana, e «I tuoi occhi verdi» di Franco Tozzi, fratello del poi famoso Umberto. Com'è spesso successo al Festival, la storia de! «Disco per l'estate» conta successi vivissimi, che surclassano i vincitori veri: nel '66 ecco «Tema» dei Giganti e l'eterno escluso dalla finale Luigi Tenco con la bellissima «Lontano Lontano»; nel '67 cacciata bis di Tenco con «Se stasera sono qui» cantata da Wilma Goich, mentre il vero mattatore, più che il vincitore Jimmy Fontana, è uno sconosciuto di Cellino San Marco di nome Al Bano nel brano «Il sole». Alla fine della stagione si scopre che sono stati venduti ben 4 milioni e mezzo di 45 giri. Il '68 si sa cosa sia stato. Sotto l'ombrellone, si cantava comunque «Luglio col bene che ti voglio» di Del Turco, ma suonavano piii gradite e moderne «Ho scritto t'amo sulla sabbia», di Franco IV e Franco I, «Cinque minuti e poi» di Maurizio diventato poi punk e attualmente blobbista di satelliti televisivi nonché «Senti l'estate che torna» delle Oline e «Visioni» dei New Trolls. Esclusi dalla gara, Lucio Battisti con «Prigioniero del mondo» e Lucio Dalla con «E dire che ti amo». Il «Disco per l'estate» ha ospitato nella sua storia i debutti più curiosi. Nel '69, anno in cui Pompidou diventa presidente della Repubblica in Francia dopo De Gaulle, ci si innamora sotto il sole al suono di «Lisa dagli occhi blu» di Mario Tessuto, ma vengono lanciati ed esclusi Franco Battiato con il brano «Bella ragazza» ed un'acerba Fiorella Mannoia in «Gente qui, gente là»; l'anno successivo Piero Focaccia consacra l'errore di grammatica - «fuggisca con me» - nella canzone «Permette signora». I Settanta ufficializzano la frantumazione ormai in atto dei generi musicali: la dicono lunga le vittorie di Reitano nel '71 e di Nazzaro nel '72. La vittima più illustre? Francesco De Gregori, cacciato nel '73 con «Alice», che si prenderà una rivincita nelle classifiche. Nel '76, «Il disco per l'estate» viene abolito contemporaneamente alla riforma della Rai. |m. ven.J

Luoghi citati: Cellino San Marco, Francia, Reitano, Saint-vincent, Sanremo, Yalta