«Sono il giustiziere delle prostitute»

Aosta, è un giovane artigiano: non volevo facessero l'amore per soldi come mia madre Aosta, è un giovane artigiano: non volevo facessero l'amore per soldi come mia madre «Sono il giustiziere delle prostitute» «Ho ucciso e bruciato tre donne e un gay» AOSTA. «Sì, sono io, ma e stato un incidente». Comincia cosi, su un furgone, la confessione di un se rial-killer. Poi i particolari dell'ultimo omicidio, la non fuga con il cadavere sotto il sedile, il rogo per incenerirlo, «Come avevo fatto per t;li altri», dice il ragazzone biondo ai poliziotti increduli. Ma tutto torna. E i magistrati della procura di Aosta. David Monti e Pasquale Longarini, assicurano: «Non è un mitomane». Il ragazzone è un artigiano, uno scalpellino di 33 anni, di Villeneuve, paese dodici chilometri oltre Aosta. Si chiama Andrea Matteucci, il «mostro dalla faccia buona». Ma gli agenti della mobile l'hanno ribattezzato «mister Hyde». E' lui l'assassino di tre prostitute e di un omosessuale? Lui dice di sì. Ma perché? «Non voglio che le donne facciano l'amore per soldi». Così racconta la sua infanzia, tremen da, dice della madre che «faceva la vita» e che yli raccontava i particolari degli incontri, lo faceva partecipare ad altri. «Avevo dieci anni e mia madre mi fece assistere a un'evirazione». Il sostituto procuratore David Monti: «Era molto pericoloso, proprio perché i suoi raptus erano imprevedibili. Avrebbe colpito ancora». Di una vittima Matteucci ricorda soltanto il nome, Daniela, lo stesso della moglie. Già, perché I il reo confesso serial killer ò spoI sato e separalo e ha uri bimbo di H j anni. Il furgone, quello su cui è stato ! trovalo a mezzanotte di martedì, lo ha tradito. La polizia cercava un «Daily» azzurro targato Padova con i primi numeri «61» o «16». E martedì notte il «Daily» era a Villeneuve, non lontano dalla casa dell'artigiano. Andrea dormiva sul sedile. Sotto, c'era ancora una grande chiazza di sangue. Lì aveva infilato la sera del 12 giugno il corpo di una prostituta albanese di vent'anni che diceva di chiamarsi Albana Dukovi. Dopo averla picchiala, l'ha pugnalata, poi l'ha trasportala sul furgone verso Villeneuve e il giorno dopo ha infilato il corpo in un bidone dì metallo, l'ha riempito di legna, l'ha messo su un braciere e ha dato fuoco. 1! bidone è stato trovato nella piazzola accanto alla superstrada per il Monte Bianco dove lo scalpellino lavorava. «Sette, otto ore, ci voleva per bruciare tutto», ha detto agli agenti. Ha fatto così anche per una prostituta nigeriana, Clara Omarei Bee, 26 anni, scomparsa la notte del 30 agosto dello scorso anno. E per Daniela, la prostituta italiana di cui gli inquirenti non hanno ancora altri particolari: Andrea Matteucci confessa di averla uccisa a Verrayes «nel 1992, oppure era il 1982? Non ri cordo». Ha ricostruito nei (lettagli invece il suo primo omicidio, quando aveva compiuto da soltanto un giorno i Hi anni. Era la notte del 30 aprile del 1980. Un commerciante aostano di frutta e verdura, Domenico Raso, 50 anni, viene trovato ucciso con sei coltellate nel teatro romano, Baso, sposalo e padre di tre figli, aveva rapporti omosessuali. «Lo incontrai - racconta - e ci appaltammo al teatro. Fu lui a chiedermi di essere legato con le mani dietro la schiena per poi aver il rapporto. Lo feci, poi lo colpii in faccia con un pugno e lo accoltellai». Perché? Gli chiedono gli agenti. «Perché anche gli uomini non devono farlo». Ancora l'odio contro la prostituzione, che gli ricorda quell'infanzia da dimenticare. L'ultimo omicidio però avviene di giorno, alle 19, ad Arnad, nella Bassa Valle d'Aosta. E ha avuto un testimone importante, Sergio lu- liano, torinese, amico dell'albanese ventenne. Il 12 giugno porta la ragazza ad Arnad. Albana ha due incontri con Andrea Matteucci. E luliano poco dopo le 19 vede sfilare via dal boschetto il furgone azzurro, riesce a leggere la targa «l'D» e due cifre «l'orse 61 o 16». Racket? luliano ha detto di «no»: «Nessuno sapeva che noi andavamo lassù». Poi c'è ni; raccon to di una nigeriana sfuggita all'artigiano. «Ha cercalo di soffocarmi con un cuscino. Io sono riuscita a sfuggirgli, ma lui mi ha inseguito I con una corda. Mi sono salvata perché ho bloccato un'auto sulla superstrada, una fon una». Enrico Martinet L'amico sacerdote: «Era tormentato dalla mancanza del padre, fece di tutto per cercarlo, ma quando lo trovò in lui si ruppe qualcosa» volevo facessero l'amore per soldi come mia madre ziere delle prostitute» iato tre donne e un gay» su un braciere e ha dato fuoco. 1! bidone è stato trovato nella piazzola accanto alla superstrada per il Monte Bianco dove lo scalpellino lavorava. «Sette, otto ore, ci voleva per bruciare tutto», ha detto agli agenti. Ha fatto così anche per una prostituta nigeriana, Clara Omarei Bee, 26 anni, scomparsa la notte del 30 agosto dello scorso anno. E per Daniela, la prostituta italiana di cui gli inquirenti non hanno ancora altri particolari: Andrea Matteucci confessa di averla uccisa a Verrayes «nel 1992, oppure era il 1982? Non ri cordo». Ha ricostruito nei (lettagli invece il suo primo omicidio, quando aveva compiuto da soltanto un giorno i Hi anni. Era la notte del 30 aprile del 1980. Un commerciante aostano di frutta e verdura, Domenico Raso, 50 anni, viene trovato ucciso con sei coltellate nel teatro romano, Baso, sposalo e padre di tre figli, aveva rapporti omosessuali. «Lo incontrai - racconta - e ci appaltammo al teatro. Fu lui a chiedermi di essere legato con le mani dietro la schiena per poi aver il rapporto. Lo feci, poi lo colpii in faccia con un pugno e lo accoltellai». Perché? Gli chiedono gli agenti. «Perché anche gli uomini non devono farlo». Ancora l'odio contro la prostituzione, che gli ricorda quell'infanzia da dimenticare. L'ultimo omicidio però avviene di giorno, alle 19, ad Arnad, nella Bassa Valle d'Aosta. E ha avuto un testimone importante, Sergio lu- liano, torinese, amico dell'albanese ventenne. Il 12 giugno porta la ragazza ad Arnad. Albana ha due incontri con Andrea Matteucci. E luliano poco dopo le 19 vede sfilare via dal boschetto il furgone azzurro, riesce a leggere la targa «l'D» e due cifre «l'orse 61 o 16». Racket? luliano ha detto di «no»: «Nessuno sapeva che noi andavamo lassù». Poi c'è ni; raccon to di una nigeriana sfuggita all'artigiano. «Ha cercalo di soffocarmi con un cuscino. Io sono riuscita a sfuggirgli, ma lui mi ha inseguito I con una corda. Mi sono salvata perché ho bloccato un'auto sulla superstrada, una fon una». Enrico Martinet vvvv •92 CHAMBAVE: Giovane prostituta di nome Daniela 30 Agosto '94 VERRAYES: Clara OMAREI BEE, 26 anni, nigeriana LA MAPPA DELL'ORRORE A destra, il bidono in cui le prostitute uccise venivano bruciate A sinistra, Domenico Raso, prima vittima del serial killer e (foto grande) Andrea Matteucci in manette ll'i A destra, il bidono in cui le prostitute uccise venivano bruciate A sinistra, Domenico Raso, prima vittima del serial killer e (foto grande) Andrea Matteucci in manette all'ingresso del tribunale di Aosta In alto. Albana Dukovi