Il teatro ragazzi cerca casa
Il teatro ragazzi cerca casa Interessante iniziativa promossa da alcune compagnie cittadine Il teatro ragazzi cerca casa Cartoline-propaganda al Comune Una cartolina bianca, con un disegno allegro. Clown, giocolieri, uomini forzuti e funamboli sui trampoli: il variegato mondo dello spettacolo, insomma, e sotto, una scritta: «Costruiamo la casa del teatro ragazzi!». Le proposte per la città arrivano anche nella buca delle lettere, con una cartolina intestata al sindaco Valentino Castellani e l'assessore alle risorse culturali Ugo Perone. E' questo l'insolito mezzo scelto da alcune compagnie per attirare l'attenzione del Comune su un progetto tutto da inventare. «Si tratta di una casa del teatro, aperta anche a ciò che vi sta intorno, dove ragazzi e famiglie possano riunirsi e dove le compagnie abbiamo un punto di ritrovo», spiega Graziano Melano, direttore del Teatro dell'Angolo e ideatore della proposta, cui partecipano pure i grappi di Assemblea Teatro, del Bagatto, la Compagnia Stilema, Dottor Bostik e Granbadò. «L'idea» è stata concepita a febbraio. «A Torino praticamente il teatro ragazzi è nato. Questa è una delle citta più importanti del settore anche oggi: e allora perché non dare nuova spinta alla situazione, riunendo le maggiori compagnie locali, quelle riconosciute a livello nazionale dal Dipartimento dello Spettacolo?». Detto fatto. I gruppi hanno incominciato a cercare un luogo adatto al progetto. «Ne abbiamo trovato uno perfetto - spiega Melano - E' il grande spazio, più di tremila metri quadri, dell'ex Officina dell'Azienda Elettrica Municipale, tra corso Galileo Ferraris e corso Sebastopoli, tra le due piscine Comu¬ nale e Olimpionica, nell'isolato del vecchio stadio. La strattura, degli anni '30, è bella e in buonissimo stato». In disuso, ha un corpo centrale in cui si potrebbe fare un teatro, con un grande cortile intorno racchiuso e protetto da una cinta muraria che presenta una serie di saloni, in bassi fabbricati. «L'ideale per le nostre intenzioni. Vorremmo infatti utilizzare la "Casa del Teatro Ragazzi" per allestire e ospitare spettacoli e nello stesso tempo per dare spazio ad altre attività, laboratori di musica, espressione corporea, arti visive. Nei saloni della cinta muraria dovrebbe venire ricavato pure lo spazio per una piccola foresteria, che ospiterebbe le compagnie ospiti». Una cittadella del teatro ragazzi in città, dunque. L'iniziativa è già un «progetto» anche sulla carta, ideato dall'architetto Agostino Magnaghi, docente ad Architettura. Il costo por la ristrutturazione, spiega Melano, sarebbe intorno ai 3 miliardi, i tempi di lavoro relativamente brevi, un anno circa. Il complesso verrebbe poi affidato alle sei compagnie promotrici, che ne farebbero la loro sede, occupandosi della gestione autonomamente, «senza chiedere alcun nuovo finanziamento agli enti pubblici». Ora la proposta è al vaglio di Comune e Regione. «Noi incrociamo le dita - dice Melano - ma siamo fiduciosi. In fondo una strattura del genere rappresenterebbe un fiore all'occhiello per Torino, no?» Cristina Caccia I gruppi chiedono un'area cittadina da dedicare a bambini e famiglie, per spettacoli, musica e giochi La cartolina, disegnata da Dino Arru. Ne sono state stampate 5 mila, distribuite agli afìcionados del teatro ragazzi, da inviare al Comune
Persone citate: Agostino Magnaghi, Assemblea Teatro, Dino Arru, Dottor Bostik, Graziano Melano, Melano, Ugo Perone, Valentino Castellani
Luoghi citati: Architettura, Torino
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