«Quello spot incita allo stupro» di Stefania Miretti

«Quello spot incita allo stupro» Secondo l'associazione psicologi trasmette un messaggio aggressivo e dev'essere ritirato «Quello spot incita allo stupro» Sotto accusa la pubblicità della Ip con la Marini SCANDALO SULLA RECLAME LO spot. dell'Ip, quello in cui Valeria Marini corri; giù dalle scalo insegnila da una folla inferocita e presumibilmente malintenzionata che di lì a poco la catturerà c la legherà sul tetto ili un'automobile, «incita alla violenza verso le donni;» ed e «indegno d'un paese civile». E' Vera Splcpoj, presidente dell'Associazione Italiana Psicologi, a dare voce a un senso di disagio che quasi tulle le spettatrici hanno avvertito assistendo al filmato girato da Bigas Luna per la Promarco Advertising di Milano. Pochi secondi in cui si allude come minimo al linciaggio della burrosa Marini: cordo, braccia che sollevano la fuggitiva, mani che ni; stringono il collo. Poi si scopre che gli inseguitori non volevano Valeria ma Max, l'olio. Splcpoj i; indignata, dice della figuraccia rimediala dagli italiani al festival della pubblicità di Cannes la scorsa settimana: «In un momento in cui tutti cercano di trasmettere messaggi social- mente utili, noi abbiamo questo spot dell'Ip». Lei, quando l'ha visto, quasi non ci voleva credere: «Una doccia fredda: ò indifendibile, incita all'aggressività verso le donne e ammicca ad un atteggiamento erotico nei loro confronti completamente fuorviamo. E' diseducativo e non ha nessun senso, nemmeno nella promozione del prodotto. L'unica logica che c'è sotto è quella di 1 attirare l'attenzione attraverso 1 l'aspetto brutale della comuni (azione. Ma nemmeno in Brasi I le e in Argentina c'è questo li vello di abbassamento cultura le. Non è possibile che in Italia I continuiamo a produrre sesso e ! violenza come unica forma ! creativa». La Splcpoj non ha dubbi: lo spot della Ip e in grado di «creai re legittimazione in chi ha un atteggiamento violento nei confronti delle donne, in chi ha fantasie erotiche aggressive che in qualche caso poi sfociano in episodi di violenza sessuale». «Mi meraviglio - afferma - che il giurì di autoregolamentazione pubblicitaria non sia intervenuto. Farò un'esplicita richiesta in tal senso. Le aziende che producono pubblicità di questo genere andrebbero boicottate». Alla Promarco ostentano sorpresa: «Sì, avevamo g.ia avuto qualche reazione, a livello di postfemminismo duro, ma abbiamo fatto di tutto per non superare i limiti del buon gusto», afferma l'ideatore dello spot Gianmarco Bragadin, «d'altra parte quel filmato l'ha giralo Bigas Luna, non ci si poteva aspettare immagini da educande. Quanto a noi, abbiamo usato molti ac cingimenti per evitare l'effetto che ora ci viene rinfacciato: abbiamo controllalo gli orli delle gonne della Marini, che non salissero oltre la mela della gamba, abbiamo appositamente in seri lo delle altre donne nel gruppo che la insegue per alimi t aliare ogni sospetto». Ouanto al messaggio di violenza, secondo Bragadin la Spie poj avrebbe vislo inalo: «In fon do, queste persone che legano la Marini e cercano di aggredirla e picchiarla se ne vanno appena iei svela dove si trovi Max. Insomma, e un gioco, le facce som i sorridenti, possibile che nel 1995 siamo ancora qui a discutere in questi termini?». Già, ma possibile che nel 1995 siamo ancora qui, all'abbinata donne-motori? «Ma questa e l'immagine Ip: calcio, belle don ne, motori! E poi, siamo sinceri: se per reclamizzare l'olio par lussimi! dell'olio, la gente cani bierebbe canale». Stefania Miretti (ili ideatori «Assurdo, il nostro è soltanto un gioco con molta ironia» Da sinistra Valeria Marini e una sequenza dello spot dell'Ip che è stato girato da Bigas Luna

Persone citate: Bigas Luna, Bragadin, Gianmarco Bragadin, Valeria Marini

Luoghi citati: Argentina, Cannes, Italia, Milano