E' «guerra del rullino»

£" «guerra del rullino» £" «guerra del rullino» NEW YORK. Dopo la «guerra dell'auto» si la sempre più concreta la minaccia di una «guerra del rullino» tra Usa e Giappone, Al con tro di questo nuovo possibile conflitto c'è la Eastman Kodak, colosso americano della fotografia. Entro la settimana prossima il rappresentante speciale per il commercio dell'amministrazione Usa Mickey Kantor dovrà pronunciarsi sulle presunte misure unti-concorrenza che precluderebbero alla Kodak il libero accesso al mercato giapponese. Oneste barriere sarebbero costate alla so cielà americana quasi sci miliardi di dollari di potenzialo incasso. Si saprà cosi so le pressioni della Kodak su Washington hanno ottenuto il loro scopo: convincere Clinton a avviare l'ennesimo con tenzioso con Tokyo. Un mese fa il manager Kodak George l'isher aveva consegnato a Kantor un rapporto di 25'ì pagine, costato un milione di dollari, che illustra le misure contro la concorrenza prese dalla «Fuji photo film company». |Ansal Un'immagine di Tokyo by night Anche Ropponghi. il quartiere dei divertimenti, vive la crisi del dopoboom giapponese pure pagare un whisky da 00 mila, la polizia lui fatto due arresti, dico due, por possesso e spaccio di sostanze stupefacenti, che sono reati gravissimi in Giappone. La gente di Tokyo scuote la testa imbarazzala: la fede cieca nella pubblica sicu¬ rezza si e sciolta con il gas nervino nel mei ni. Al commissariato rispondo no, con quel tono risentito e stupefatto che i giapponesi assumono quando si parla di criminalità, che loro arrestano quel che vedono Forse per questo uno dei locali più deprimenti di Ropponghi, un bai di categoria «kiss and lingerie», baci c biancheria, chiamato cosi perché le ragazze che ci lavorano indossano solo bian clieria o scambiano (in pubbli co) solo baci con gli avventori, ò stato chiamato One-Eyecl Jack, Jack il Guercio. Come i poliziotti. Ma anche un occhio solo basta per vedere bellissimo che cosa succede al Cbannel 9, al bar di Canale 9, davanti al quale un vandalo dipinse una notte anche un grande 6. Opinile al Sevcnth ileaven, al settimo ciclo. In cambio di IO mila yen, quasi 200 mila lire, d'ingrosso e consumazione, si ammirano danzatrici in topless, alle quali occasionalmente scivola via - e slato un orrore maresciallo, mi creda anelli: il bottoni, il sotto. Per altre 100 mila lire e con sentilo scattare foto Polaroid dell'«errore», probabilmente non per l'album di famiglia; quello con mania san in kimono a fiori sullo sfondo del vulcano Fuji. Ma il bello avviene nelle sale interne del locale, dove si balla la «danza della sedia», con ragazze spesso rechi late fra le modelle di Playboy e Penthouse che si contorcono spogliato in grembo ili cliente, vestilo e seduto, «lo posso toccare te, tu non puoi toccare me» e la regola della maison che non ha neppure il coraggio di essere un onesto bordello. Ma i baristi servono preservativi insieme con i liquori. Robetta da fantasie liceali, d'accordo, rispetto alle università del vizio che infestano Bangkok, Manila, Rio o la Mosca mafiosa di oggi. Ma questo e il Giappone che cantava «cresci industria gloriosa cresci» ogni manina in fabbrica e abortiva i figli perché i troppi bambini non intralciassero la produttività. La Ropponghi clic ricordavo 10 anni or sono era la Casbah timida di una città fin troppo educala e laboriosa, la vetrinetta di quella prosperità al neon che doveva rappresentare il premio finale della corsa alla ricostruzione. Ora la prosperità è arrivata, lo yen ò diventato talmente forta da spingere le fabbriche all'estero per restare concorrenziali, ma la vetrina è sporca, appannata. I giocattoli del benessere.

Persone citate: Clinton, Fuji, Guercio, Kantor, Kodak George, Mickey Kantor