TRATTATIVA A PUNTATE Dal set di Arcore va in onda la televendita di Curzio Maltese

Dal set di Arcore va in onda la televendita TRATTATIVA A PUNTATE Dal set di Arcore va in onda la televendita TELE vendita». Novantunesima puntata. Alla presenza di una ventina di cronisti, sei cameramen, tre gelatai, l'omino delle bibite e una comitiva di turisti giapponesi, proseguono ad Arcore le trattative segrete per la vendita della Fininvest, l'affare del secolo. Mentre Silvio Berlusconi incontra nel ranch brianzolo il magnate da sbarco Rupert Murdoch, l'amico Fedele Confalonieri, travestito da Lawrence d'Arabia, parte alla volta dello sceiccato di Al Waalid, un lontano cugino di Walter Veltroni, appassionato di scimitarre e satelliti Veronica intanto... Massi, abbiamo capito. La vendita della Fininvest è destinata a diventare la telonovcla dell'estate. L'ennesima fiction della seconda tele repubblica. Andiamo, si sono mai visti duo megaindustriali come Berlusconi e Murdoch (10 e 20 mila miliardi di fatturato) discutere un affare tanto importante e delicato con i giornalisti e le tv fuori dall'uscio? E perfino interrompere di tanto in tanto la complessa trattativa por concedersi una battutina al Tg5, l'intervista alla stampa, una posa per il fotografo di Capital («Così, Cavaliè, che si vede il parco»)? E' evidente che siamo su un set, il villone sceneggiato di Arcore, dove si gira un serial. Con tutti gli ingredienti del genere: protagonisti dai caratteri fissi d'eroe 6 dominato da una passione); attori non protagonisti piuttosto ondivaghi (servono a movimentare il copione); comparse più o meno esotiche (lo sceicco arabo: copiato da Dallas). Tutti all'inseguimento di un Evento che sembra prossimo a ogni puntata ma sfuma un attimo prima del finale e forse non si produrrà mai: la vendita della Fininvest, la scalata alla Ewing Oil. Negli intervalli scorre il vero senso della storia, la Pubblicità. Silvio Berlusconi. E' un Gei Ar più simpatico ma altrettanto sincero. Da quindici mesi sostiene di voler vendere le sue reti per risolvere il conflitto d'interessi. Ma chiunque abbia seguito la sua strategia con un pizzico di logica sa bene che non è possibile. Le tv (e i giornali) sono il suo vero partito. Cederlo alla vigilia di elezioni decisive? Assurdo. Se però gli I riesce una vendita finta o I parziale, dal giorno dopo Berlusconi può sventolarla davanti all'opinione pubbli ca, al pds e a Scalfaro, e pretendere subito le elezioni. Senza contare il «carattere dominante» del Personaggio. Far parlare di sé il mondo. Non succedeva dai tempi del G7. Rupert Murdoch. Per il magnate internazionale della comunicazione, incalzato in Inghilterra dalla nuova legge antitrust, l'Italia e l'ultima grande prateria da conquistare. Una terra selvaggia dove non esistono né leggi né sceriffi e quasi tutto è ancora da costruire (cavi, satellite, pay tv ccc). Popolata, in compenso, da milioni di tele sudditi entusiasti che mangiano, amano e votano secondo spot. Yahoo. Murdoch ha già fatto due offerte assai serio: 4 mila miliardi per tutto, oppure 2800 miliardi per il 51 per cento. Respinte al volo. Leo Kirch. Il Berlusconi di Germania è favorito in caso di finta vendita. Io dò una rete a te in Germania, tu una a me in Italia. Lo scambio consentirebbe a entrambi di aggirare i vincoli dell'autorità antitrust - in Germania ò una cosa seria - evitando di sfruttare figli e fratelli come prestanome. Al Waalid. Nei serials spunta sempre un principe arabo che si presenta con doni assurdi e vuole comprare le coso più improbabili. Anche la beata vita dell'harem alla lunga stufa. Questo ha mandato ad Arcore una scimitarra e un kalashnikov (?l d'oro massiccio. Berlusconi ricanibierà portando con sé a Riad un prosciutto Rovagnat.i tempestato di brillanti. Taraq Ben Animar. Tunisino originario di Hammamet. Mediatore d'affari, produttore, nipote di Bourghiba, amico di Craxi. Basta cosi? I dipendenti Fininvest (coro greco). Dopo aver lavoralo una vita lanche nei weekend) per la gloria dell'azienda, poi per il partito, e ancora in nome del No referendario, hanno finalmente di fronte l'oc casione della vita: rinunciare alla liquidazione in cambio di un foglio con l'autografo del Padrone e la scritta «Vale cento (mille, un milione!) di azioni». Secondo Ber lusconi, andranno in brodo di giuggiole. 1 manifesti li ritraggono sempre sorridenti e sinergici, per ora. Curzio Maltese sej