Il nuovo Sadat, «corrotto sulla terra»

Il nuovo Sadat, «corrotto sulla terra» Il nuovo Sadat, «corrotto sulla terra» Le sue colpe: pace con Israele e apertura all'Occidente LA BESTIA NERA DEGLI ISLAMICI ANNO sparato a Mubarak: il presidente dell'Egitto; il Paese «re» del Medio Oriente; «principe dell'Africa». E' accaduto ieri, pochi minuti dopo l'arrivo del raiss ad Addis Abeba per quel vertice africano. Volevano ammazzarlo ma Mubarak l'ha stancala grazie alla baraka che lo salvò il fatale '1 di ottobre del 1 flBl allorché quattro lucidi «pazzi di Allah» uccisero Sodai, ed ej;li, allora vicepresidente, venne soltanto striscialo a una mano da un proiettile. La notizia è grave poiché il bersaglio-Mubarak è, come usa dire, emblematico. 11 miss è l'uomo che soverchiando il mite professor Klibi, segretario generale della Lega araba, fabbricò nel 1990, al Cairo, quell'alleanza degli arabi con gli Stali Uniti che consenti a Bush di scatenare la sua Desert Storni contro Saddam. Un capolavoro politico che gli arabi radicali non gli hanno perdonato, così come non perdonano il suo appoggio appassionato all'anemico negoziato di pace tra Arafat e Rabin. La notizia e grave, dicevo, ma più grave appare il fatto che Mubarak sia subito ripartilo per 11 Cairo. Una volta, tanti anni fa, il Negus scampò a un attentalo mentre visitava il Marocco. Rimase nonostante le pressioni dei suoi cortigiani che volevano egli tornasse in Etiopia. Hailc Selassié rimase perché sapeva che a casa la situazione era sotto controllo. Mubarak è tutt'altro che un pavido: se ha deciso di tornare immediatamente al Cairo é segno che egli paventa (o paventava! un contraccolpo in Egitto. Dove, verosimilmente, la situazione non é proprio sotto controllo. Qualcuno ha voluto vedere un «chiaro segnale» nel fatto che abbiano attentato alla vita di Mubarak davanti alla rappresentanza diplomatica dell'Olp e che l'ambasciatore di Arafat sia rimasto feri- lo. Il miss è paladino strenuo d'una pace che molli nel inondo arabo considerano un vergognoso patto leonino, primi fra tutti i cosiddetti «islamici militanti», sicché la sua morte all'ombra dello stendardo del «capitolardo Arafat» avrebbe assunto un enorme valore simbolico. Di più' nella conferenza stampa tenuta poco dopo il suo precipitoso ritorno al Cairo, Mubarak ha accusato Al-Turabi, l'eminenza nera di quel Sudan che si vuole sia, insieme con l'Iran, l'istigatore morale e il mandante effettivo dei «terroristi islamici» che imperversano dall'Egitto all'Algeria e che hanno basi dappertutto. Anche in Italia, ofeourse. Che l'Italia sia da tempo ponte di collegamento tra il Nord e il Sud dell'Europa (e viceversa) per mercanti di armi, di droga, per turpi mercanti di morte, insomma, abili nell'usate oltre I alle complicità mafiose, coperture j religiose o culturali, non è un seI greto. Cosi come non è un segreto | che in Egitto l'integralismo isìamij co combatta una lotta feroce conI tro quel governo, oramai da anni. Ma non tanto perché Mubarak sia I considerato dai «duri e puri» un j venduto a Israele, bensì perché il miss viene consideralo dagli integralisti un «corrotto sulla terra». Non sono in pochi, ancora oggi, a credere che Sadat sia stato ucciso per aver fatto la pace con Israele. La pace con Israele è soltanto «una» delle colpe di Sadat al quale venivano innanzitutto rimproverati la infilali, cioè la politica della porta aperta lai capii ale straniero), i suoi legami con gli Stati Uniti. Paradossalmente i nuovi zeloti dell'Islam considerano la lotta contro il sionismo meno importante di quella contro i loro stossi (corrotti) governanti. Nel suo diffusissimo «Precetto assente», l'unico civile condannalo a morte fra le centinaia di imputati dell'assassinio di Sadat, Abdel Salam Farag scrive: «E' vero che la liberazione della Terra Ila Palestina) e un obbligo per ogni musulmano ma noi insistiamo sul fatto che la lotta contro il nemico più vicino (il governo corrotto) ha la precedenza sul nemico più lontano». Corrotto sulla terra, pei fondamentalisti, l'onesto miss che il pòj pelino ha battezzato Omega per la sua precisione e puntualità, per la j capacità di lavorare anche sedici ! ore al giorno? Si, gridano quelli della Jama'a islamya, i terribili islamisti militanti che han giurato [ di rovesciare «il regime blasfemo, j frutto dell'accoppiamento dei ge! nerali ladri con i Bajumi, le Jone ! grasse». (I Bajumi sono dei costrutj lori tragicamente famosi per i loro I falansteri popolari che crollano come castelli di carta perché coI simili lesinando sul cemento e abbondando in sabbia; incarnano i profittatori che s'arricchiscono «a I spese d'un popolo in agonia»: jene ! grasse, appunto). «Nasser ha liberato l'Egitto. Sadat gli ha dato la pace, lo cerco di i ricostruirlo»: non si e stancalo mai l di ripetere Mubarak. Ricostruire Un Paese dove nasce un bambino ogni trenta secondi, dove in quella j Calcutta africana ch'e II Cairn milioni di persone vivono nei cimiteri perché non ci sono case; dove il 60% della popolazione ha meno di vent'anni e chiede vanamente di poter lavorare, di sposarsi, di avere un alloggio, è impresa disperala, porte del generoso sostegno degli Siali Uniti («su quattro focacce che si mangiano in Egitto, ire sono americane») e di un rapporto di slima col suo popolo (un popolo mite, pazientissimo) Mubarak e riuscito sinora a teneri? a bada la furia bestiale dei «duri e puri» con una repressione implacabile, senza eguali nella storia dell'Egitto moderno. Il popolo ha assistito inorridito alle incursioni assassine degli integralisti, condannandole. Ma, ad un certo momento, qualcosa dev'essersi spezzalo nel rapporto con il raiss. Il tiro al piccione contro il turista stupiva il popolano, il contadino: perche accanirsi contro lo straniero quando il Corano prescrive? di onorare l'ospito? La «spiegazione», in soleloni, degli integralisti e siala questa: noi vogliane) uccidere la gallina dalle uova d'oro, il turismo, che porta alle.1 casse del regime? centinaia e? centinaia di miliardi eli lire egiziane, in valuta forti', poiché quel denaro va ad arricchire le jene grasse invece d'esser spese) per le case, per le scuole, per i salari, per il pane? del popolo, E' stato facile a questo punto, anche per il più sprovveduto dei felluhin concludere semplicistica melile' che se l'oni'slo Muliarak as siste? inerte «alla ruberia generale» i casi sono due; o è logoro o è complice. Nelle ultime seti inumi', coglien elei gli umori d'un popolo sull'orlo del pauperismo (gli integralisti sono radicali anche nei quartieri popolari deive la fame gonfia i venni dei bambini e nutre el'eielio i mise rahilil, i giornali, un po' tutti, sono passati dall'acquiescenza alla cri tica Costruttiva e eia questa ael attacchi severi cenuro la leadership, Forse mal consigliato. Mubarak ha lasciato che venisse partorita orni legge sulla stampa clic, in latto, la costringe al conformismo si' non al silenzio, E pe?r la prima volta nella storia dell Egitto di Mubarak, i giornalisti bau latto lei sciopero della fami' e son tuttora in agitazione. Ecco il perché (forse) de) precipitoso ritorno di Mubarak al Cairo. La città elai mille' minareti è un vulcano desiatosi eia un lungo sonno. Se esplode sarà peggio chi' a Pompei. «Se l'Egitto starnutisce?, lutto il monili) arabo si ammala» Ma oggi l'Egitto, e l'on lui i-Ili ragiona, chi vuole la pace secondo giustizia, chi cre?ele' nella dignità dell'Uomo, nella libertà eia! bisogno e dalla paura, non starnutisce?: può stillante) trattenere il respiro e augurare al presidente Mubarak il coraggio di un gesto storico. Egli sa bene che il terrorismo islamico non e soltanto figlio del fanatismo; della manipolazione' maligna del Corano mei è figlio, altresì, dell'in giustizia, elei buliniismo arrogante' I delle jene grasse, della disperazione. Impugni pure lo scudiscio Ho\ sui Mubarak ma contro i responsabili primi della disgrazia d'un : l'aese di cultura antica popolato eli genie buona e laboriosa, «Dissero: j oggi non abbiamo la forza per resi I stere a Colia e? ai sueii eserciti. Ma ■ eeilenei che? credevano die un giorno avrebbero rincontrato Dio tlis si'io: quante volle un piccolo eserI cito ha vinto un esercito più follo con l'aiuto di Dio. E David uccise • Colia» (Corano; 11-249,251). Igor Man Sempre più isolato nel Paese dove avanza il verbo integralista Davanti alla sede dell'Olp, ferito l'ambasciatore (ìli ultra: peccato, la prossima sarà la volta buona Una vnligu pieno di .inni trovata dalla polizia etiopica nella casa eli Aelelis Abeba affittata da egiziani presso il luogo dell'agguato a Mubarak Hosni Mubarak ieri .ill'ainvo ad Addis Abeba e (sotto) la folla che lo attende al Cairo