Il Novara stasera decide il futuro di Renato Ambiel
Il Novara stasera decide il futuro Il Novara stasera decide il futuro Colomba nonostante il contratto è in partenza Silfi ■ ' Silfi L'allenatore Colomba con president e del Novara Armani NOVARA. Dopo la grande delusione patita l'altra domenica, con l'eliminazione dai play off ad opera del Saronno, giovedì il presidente Dino Armani si è presentato in consiglio dimissionario. L'allenatore Colomba, legato al Novara da un contratto biennale, sta trattando il passaggio alla Salernitana. Il ds Cesare Morselli non è più sicuro di poter operare per conto degli azzurri. Oualche dirigente di spicco come l'imprenditore Gianfranco Montipò ha manifestato propositi di abbandono e con lui Walter Stipari. Cosa succede al Novara, società tra le più ricche e ambiziose del calcio di C2? Lo si saprà questa sera, dopo la nuova riunione del consiglio che dovrebbe fare chiarezza. Si saprà quali sono i dirigenti che restano, e con quali programmi e quanti invece diranno basta dopo tante, troppe stagioni di delusione sportiva. Gli azzurri inscguono. invano ormai da 14 anni, la promozione. Esattamente dodici mesi fa, arrivò il petroliere Armani, Di Ruggiero al Livorno ripianò i debiti (un miliardo e mezzo), promise la CI ma con l'obiettivo già puntato sulla serie B. La squadra venne affidata a Colomba, un tecnico emer gente, si diceva allora. V.' stala invece una delusione. Ha preso venti giocatori, cinque dei quali li ha portali con sé da Olbia. Non è riuscito a dare un gioco alla squadra che ha vissuto, illudendo i tifosi, su poche individualità. Se il tecnico andrà a Salerno, in serie B, otterrà una promozione personale, a Novara però ha fallito. Adesso i tifosi sono preoccupati che possa lasciare anche Armani. La società precipiterebbe nel caos. Ma il petroliere è troppo ambizioso per ritirarsi da sconfitto. Le dimissioni sono state un gesto istintivo, quasi dovuto. E' il momento dell'autocritica. La gestione di quest'anno è costata complessivamente 4 miliardi con i risultati sportivi che sono sotto gli occhi di tutti. Val la pena di mantenere in piedi un'organizzazione e una squadra con questi costi? La risposta è scontata: no. Così si dovrà giocoforza andare ad un ridimensionamento visto che altri club ottengono risulta ti migliori spendendo la metà. E' questo l'orientamento di Armani: «E' necessario ripartire con le idee molto chiare vedendo quel che c'ò da fare. Quest'anno abbiamo speso tanti soldi e i risultati non sono stati pari alle attese. Sto facendo delle riflessioni con i maggiori azionisti Bossetti e Montipò; poi vedremo chi ci sta e decideremo». Sotto il profilo tecnico c'è da dire che, rispetto a un anno fa, esiste un parco giocatori che non va smantellato. Sono infatti sotto contratto: Borgobello, Biagianti, Casablanca, Guatteo, Sottana e Venturi. Sono invece liberi: Testa, Corniti, Fabiani, Ferretti, Giannini e Paradisi. A fine contratto Armanotti e Vitalone. Sono da risolvere entro domani le comproprietà di Bini (col Bologna) e Stellini (Spai). Per Molino invece c'era già l'intesa per il rinnovo. Erano in prestito Frattin, Malaguti, Guindani e Pedretti che possono tornare alle rispettive società. Esiste insomma una base dalla quale ripartire per impostare. Ma prima di operare le necessarie scelte tecniche oggi si dovrà risolvere il problema dell'assetto societario. Renato Ambiel
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