Italia padrona anche senza stelle

Italia padrona anche senza stelle Italia padrona anche senza stelle I giovani conquistano le finali della World League questa strada, ma non 6 facile bruciare le tappe». Velasco ò convinto, da sempre, che il modello italiano, una nazionale forte figlia di un campionato forte, è il migliore e i risultati gli danno ragione: «Questa World League è stata importantissima per valutare le possibilità di certi atleti - ha detto l'allenatore bicampionc del mondo -. Molto spesso in Italia si considera la gioventù un difetto, ma io credo che invece sia una qualità importante. Fondamentale è che i giovani quando vanno in campo si prendano le slesse responsabilità degli anziani. E' inutile far giocare un ragazzo senza fargli attaccare un pallone importante o delegando magari a Giani la schiacciata decisiva. L'esperienza si fa giocando parlile su partite, ma anche ponendosi degli obiettivi difficili da raggiungere. Noi all'inizio della preparazione abbiamo puntuto ad arrivare alle finali in Brasile, un traguardo che molti credevano impossibile. Lo abbiamo tagliato e adesso abbiamo un sogno: la finale per il primo posto. Arrivarci significherebbe che anche dopo Atlanta, quando molti dei nostri campioni più famosi lasceranno l'azzurro, il volley italiano resterà nell'elite mondiale». Vediamo da vicino chi sono i nuovi personaggi azzurri. Giani, Gravina e Pasinato non hanno bisogno di presentazioni; Papi ha avuto la sua grande consacrazione nel 1994 vincendo i Mondiali ed esaltando il pubblico giapponese nel Top Four; Sartoretti, ragazzo prodigio della juniores '91 di Skiba, ha raggiunto la maturità necessaria per essere attaccante-ricevitore di caratura internazionale. Questa ultime partite hanno rivolato al grande pubblico anche Marco Meoni, che ha confermato di ROMA. Velasco li guarda giocare e sorride compiaciuto: questa nuova scommessa ha dato sorprendenti esiti positivi. La Gioi vane Italia, quella che il tecnico i azzurro ha definito del «dopoAtlanta», ha stupito tutti e ha vinto il suo girone preliminare di World League. E' l'ennesimo grande risultato centrato dal tecnico argentino, la conferma della bontà del modello italiano che in pochi anni è divenuto un esempio per tutti. L'organico con cui la nostra nazionale ha centrato per il sesto anno consecutivo la qualificazione alle finali della World j League ha 23 anni e 7 mesi di media, il più giovane in assoluto della storia recente del volley azzurro. Basti pensare che gente come Giani e Gravina, appena venticinquenni, sono i veterani e fanno da chioccia ai vari Bovolenta, Papi, Meoni per non parlare dell'ultimo arrivato Simone Rosalba, 19 anni, che subito dopo le sfide brasiliane che assegneranno il ricco montepremi della Lega Mondiale volerà in Malaysia per giocare i Mondiali juniores. Oual è il segreto di questa pallavolo azzurra che si diverte a cambiare uomini e continua a vincere? Il tecnico olandese Alberda, quello dei vicecampioni mondiali e continentali, non uno qualunque, dice: «Le vittorie italiane hanno origine nell'attività internazionale che viene svolta a livello giovanile. Gli azzurri arrivano al debutto in nazionale A con un bagaglio di esperienza non indifferente, che abbinano con grandi risultati alle doti fisiche e tecniche. Si formano giocando Europei e Mondiali juniores, poi hanno altre occasioni di confronto ad alto livello con la nazionale militare e quella universitaria. Anche noi olandesi stiamo cercando di percorrere l'ultima squadra E' LA PIU# GIOVANE EUR0PEI '89 MONDIAL! '94 WORLD LEAGUE '95 Anastasi 29 Bernard! 26,2 Bellini 26,1 Bernard! 21,2 Bracci 28,1 Bovolenta 21,1 Bracci 23.1 Cantagalli 28,10 Giani 25.2 Cantagalli 23.10 DeGiorgi 33 Giazzoli 26,2 DeGiorgi 28 Gardini 29 Giretto 22,6 Gardini 24_ Giani 24 5 Gravina 25,1 Lncchetta 26.10 Giretto 219 Meoni 22.1 Margutti 21.7 Gravina 24.5 Papi 221 Masciarelli 26,1 Papi 21,4 Pasinato 26.3 Passani 28,5 Pippi 23,1 Pippi 23.10 Tofoli 23.2 Tofoli 28 2 Rosalba 19,5 Zorzi 24 2 Zorzi 29 2 Sartoretti 24 MEDIA 24,11 26,5 23,7 NB: OGNI ETA' E' CONTEGGIATA IN ANNIE MESI. avere le qualità per divenire il «cervello» della nazionale del futuro. E poi Vigor Bovolenta, gigante destinato a prendere il posto di Gardini come «padrone» sotto rete; il già citato Rosalba, che in pochi mesi e passato dalla panchina di Ravenna, alla finale della coppa Campioni, alla maglia azzurra. Dove può arrivare in Brasile questa squadra? C'è veramente la possibilità che il 9 luglio possa giocare la finalissima per l'oro? Brasile e Russia per esperienza partono favoriti, ma le sfide con Cuba e Bulgaria, giocate in campo esterno dalla Giovane Italia, hanno fatto vedere che Giani e compagni non temono nessuno. Come ha sottolineato Velasco dopo la splendida affermazione di Sofia «questi ragazzi in quanto a carattere non hanno nulla da invidiare ai campioni del mondo».