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«No ai giochi coi cadaveri» «No ai giochi coi cadaveri» D'Agostino: mancano le star Calabrese: ma non durerà 80 hanno proveduto a spazzarli via. L'unico che resta è Bruco Springsteen, che 6 un sopravvissuto degli Anni 70. Il resto è un continuo ricambio tipo usa e getta. I giovani sono cos'i disperati che qualcuno è and,ito a recuperare il santino del (".ho Gue vara». Comunque - osserva Omar Calabrese - riportar.- in vita il passato non ha futuro «E1 un Co nomeno passeggero. Produce meraviglia e non succede nieht'altro. Tutto si riduco alla sensazione di una fantastica cosa finta. L'elettronica non potrà mai far muovere un personaggio in modo originale, al di là di ciò che ha giù fatto in vita». Spiega da semiologo: «Mi vengono in mente i trompe l'oeil del Seicento: nessun inganno ai danni del lo spettatore, solo un effetto inganno»; Per il divertimento di un istante. [g. bue] mosso di mezzo altri illustri defunti. «E' successo anche con le stai' della musica, con Presley, Hendrix, Lennon. Vanno a ripescare le loro canzoni, scovate chissù dove, e no fanno "ed" nuovi di zecca. E' un continuo scoperchiare i loculi. 1 film diventeranno meglio dei tavolini a tre gambe». La colpa è l'assenza di idoli nuovi che sostituiscano i vecchi, accusa D'Agostino. «E' da un quindicennio che l'industria culturale non ne produce. Se ce n'era qualcuno in erba, gli Anni «Povera Marilyn.' E' come il maiale, non si butta via niente. 11 cinema sarebbe felicissimo di usare un'altra star, vivente, ma fatto è che le dive, e i divi, non ci sono più». Roberto D'Agostino 6 un po' cattivo e un po' triste. «Questo gioco di prendere il cadavere e renderlo fruttifero è ormai una moda. Sembra di stare nella notte dei morti viventi». Il giudizio è sferzante, parola di un esperto di costume. Lui non sente odore di profanazione, vede semmai all'opera un'operazione-nostalgia che ha giù o show di Canale 5 con Gerry Scotti ora tratta con viale Mazzini