Medici, ecco il decalogo

Medici, ecco il decalogo Medici, ecco il decalogo No a eutanasia e uteri in affitto Prima di scegliere una porta o una finestra, assicurati che abbia il Marchio di Qualità Superlegno. ROMA. I medici italiani dicono no all'eutanasia. E lo dicono con la stessa coralità con cui qualche mese fa hanno già detto no alle mamme-nonne e alla fecondazione in provetta per le coppie omosessuali. Nello slesso tempo dicono sì al consenso informato, da parte del paziente, per tutti gli interventi medico-chirurgici di un certo rilievo. Il documento che stabilisce le nuove norme deontologiche è stato votato all'unanimità dal Consiglio nazionale della Federazione dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnom), che rappresenta i 320 mila medici iscritti agli Ordini professionali regionali, è composto da quasi 100 articoli e verrà presentato ufficialmente oggi alla stampa. In mancanza di leggi che regolamentino la professione medica dinanzi alle straordinarie ma pericolose conquiste della ricerca i medici hanno voluto indicare le lince di demarcazione fra un intervento eticamente corretto e il rischio di involuzioni dalle conseguenze ancora imprevedibili. Sui problemi della fecondazione assistita il nuovo codice di comportamento richiama, con qualche modifica, i punti già approvati il 2 aprile scorso dal Consiglio dell'Ordine a Firenze in occasione del Congresso sulla Fecondazione assistita. In quella storica riunione, che non aveva avuto precedenti in Italia, era stato approvato il divieto della fecondazione assistita per le donne di età superiore ai 50 anni e per le coppie omosessuali. Altrettanto vietati l'utero in affitto (maternità surrogata), la fecondazione dopo la morte del partner e la selezione del seme in base a considerazioni di razza e di status socio-economico. «Questo significa - precisa il professor Danilo Poggiolini, presidente nazionale della Fnom - che i medici potranno intervenire su quelle donne che non riescono ad avere figli per qualche anomalia congenita oppure che sono entrate in menopausa prima dell'età media, che si colloca intorno ai 50 anni». Interventi terapeutici nell'ambito dei limiti posti dalla natura, insomma. Poggiolini aggiunge che anche nei confronti dell'eutanasia la pre¬ sa di posizione dei medici italiani è nettissima. «Ogni forma di eutanasia attiva o passiva è severamente vietata. E' proibito iniettare sostanze che possano abbreviare la fine del paziente ma è anche proibito togliere un farmaco essenziale. Nello stesso tempo è però vietato anche l'accanimento terapeutico, e cioè quell'insistenza a somministrare medicine o a praticare interventi chirurgici che mirino a prolungare la sopravvivenza senza un reale beneficio per il malato». Il significato di questa contrapposizione, che è soltanto apparente e che il nuovo codice deontologico alfronta in tutti gli aspetti più importanti, emerge con maggior chiarezza dalle parole di Poggiolini: «Il compito del medico è quello di aggiungere vita ai giorni e non giorni alla vita». Tutte queste regole dovranno essere rispettate dai medici che operano in Italia, pena sanzioni che possono comportare una censura, la sospensione o addirittura la cancellazione dall'albo. Il Mar Per riconoscere subito una porta o una finestra di qualità, cerca il Marchio Superlegno. Un prestigioso sigillo che, dal 1981, ti garantisce la rispondenza dei prodotti alle norma^\Ojft^fc, r've italiane ed europee in termini di resistenza, dura" ta, tenuta ed isolamento. ^j^fc" S chio Superlegno lo trovi esclu♦ Prima di scegliere la tua prossima porta o finestra, occhio al marchio: lo trovi solo sui prodotti delle 12 industrie che aderiscono al Consorzio Italiano Superlegno. Se vuoi saperne di più, telefona alle Aziende consorziate. Avrai subito tutte le informazioni che ti servono e l'indirizzo dei punti vendita più vicini alla tua zona. lusivamente sui prodotti di queste Aziende:

Persone citate: Danilo Poggiolini, Poggiolini

Luoghi citati: Firenze, Italia, Roma