«Chopin contro Vianello così si può redimere la tv» di Umberto Eco

«Chopin contro Vianello così si può redimere la tv» Umberto Eco: rivendico il diritto alla Bellezza «Chopin contro Vianello così si può redimere la tv» MILANO. «Chopin contro Vianello? Che valga la pena di chiedere di nuovo l'impossibile?» Umberto Eco, sull'«Espresso» di ieri, riflette sul risultato dei referendum sull'emittenza. «La sera del 13 giugno - scrive - ho usato anche io la tv come scatola magica. Sulla Retetre hanno trasmesso una vecchia esecuzione in bianco e nero di Benedetti Michelangeli che suonava Chopin, e in Chopin mi sono perduto. Mentre l'Italia discuteva sui risultati elettorali, io mi commuovevo sulla perfezione assoluta di quella ballata. Partecipavo a un rito di bellezza, mentre il mio Paese cadeva vittima di un inganno. Tutte le volgarità che mi avevano irritato nei giorni precedenti, la tv stessa come veicolo di rozzezza, mi apparivano redente... e mi sono chiesto se, nella marea di volgarità che monta, non sia un atto po- litico anche asserire il diritto alla Bellezza. Sapendo che alla lunga vincerà». «Forse si dovrebbe proporre - aggiunge Umberto Eco un privato educato, nobile, gentile. Mostrare che esiste e che può vivere anche in tv. Sarà una battaglia difficile, da combattere con la durezza di un marxista leninista dei tempi andati. Come quelli che ora si battono per Vianello». Ir. i.] Umberto Eco polemizza con i•no» ai referendum tv sull'ultimo numero dell'Espresso

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