La prima volta di Polo-Ulivo

Verso l'incontro tra Cavaliere e Prodi-Veltroni. Il commissario Monti: sbagliato votare nel primo semestre '96 Verso l'incontro tra Cavaliere e Prodi-Veltroni. Il commissario Monti: sbagliato votare nel primo semestre '96 La prima volta di Polo-Ulivo Letta: antitrust sì, ma secondo i referendum ROMA DALLA REDAZIONE In vista del primo vertice nella storia della Seconda Repubblica tra una delegazione dell'Ulivo e una del Polo si intensificano i segnali di fumo dalle due parti. Il presidente del Ccd Clemente Mastella, del «partito del rinvio», fa sapere a Romano Prodi: «Se fa sul serio, troverà porte aperte. Se invece Prodi arriverà, puntando tutto sul doppio turno, allora tutto si complica». Il messaggio in codice alle «colombe» del centrosinistra è questo: Fini non ne vuol sapere di doppio turno, : dunque se volete evitare elezioni in autunno, regolatevi... E dall'altra parte segnali un po' meno fumosi li manda Romano Prodi: «Non e necessario andare alle elezioni subito - dice il professore - ma è necessario avere un governo stabile, prima o dopo le elezioni. Se si fa un governo che affronti la riforma delle pensioni e il successivo rientro dell'inflazione, allora non yi vede perché non debba durare la legislatura... Ma se non si fa un governo del genere, il quadro si rasserena con la data delle elezioni». Sullo spinosissimo tema delle elezioni Romano Prodi non esclude l'ipotesi di un nuovo governo, senza però scartare lo scenario opposto, dovendo mediare tra le due anime della sua potenziale coalizione - quella pidiessina e comunista che vuole elezioni subito - e quella dei «cespugli» e della Lega che puntano al rinvio. Ma incertezze e divisioni ci sono anche nel centro-destra: Berlusconi non ha ancora deciso se accettare l'invito fattogli da Romano Prodi, per discutere il pacchetto di regole da approntare prima del voto. Berlusconi è incerto perché non vuole, con la sua presenza all'incontro, «legittimare» ulteriormente il suo rivale Prodi. E l'incertezza del Cavaliere è indirettamante confermata da uno dei suoi consiglieri: «Mercoledì - annuncia Gianni Letta - ci sarà un vertice del Polo per esprimere la delegazione e un indirizzo» in vista dell'incontro con Prodi e Veltroni, che si dovrebbe tenere «tra la fine della settimana e l'inizio della successiva». E per la delegazione da contrapporre all'Ulivo, ci sono diverse ipotesi: l'incontro tra leader, l'intera dele¬ gazione del Polo, a livello di segretari oppure, spiega Francesco D'Onofrio, «l'incontro tra "accademici", con Fisichella, Urbani, Letta per una istruttoria tecnico-politica prima delle decisioni». Quarto e ultimo scenario: un incontro tra i capigruppo parlamentari. Ma sulla materia incandescente del vertice - quali regole varare prima delle elezioni? - Gianni Letta, pur senza sbilanciarsi, lancia anche lui un messaggio alla sinistra: «Si parlerà di antitrust, ma bisognerà tener conto del risultato dei referendum». Sullo sfondo, l'appuntamento con le urne, quella data che rimane la grande incognita. In tema la giornata ha registrato un forte intervento del commissario europeo Mario Monti che ha criticato ieri sera a Cannes l'ipotesi di elezioni nel primo semestre del '96, quando l'Italia assumerà la presidenza dell'Unione europea. «La decisione deve essere presa solo dal capo dello Stato», ha tuttavia ricordato Monti a margine dell'incontro degli europopolari. Secondo il commissario europeo, però, «anche se il governo italiano fosse composto esclusivamente da personalità che non intendono essere coinvolte nella campagna elettorale, incontestabilmente il clima politico e l'opinione pubblica sarebbero distratti e concentrati su temi di politica interna». Inoltre, secondo Mario Monti, «una campagna elettorale in Italia in questa fase sarebbe ancora più combattiva». ra 1 Romano Prodi leader dell'Ulivo, candidato premier del centro

Luoghi citati: Cannes, Italia, Roma