«Vittoria della professionalità» di Giovanni Bianconi

«Vittoria della professionalità» «Vittoria della professionalità» Lo Forte: basta poter lavorare tranquilli SODDISFAZIONE IN PROCURA PROCURATORE aggiunto Lo Forte, che cosa significa l'arresto di Bagarella per la lotta alla mafia? «E' il coronamento di un lavoro paziente, difficile e condotto con estrema professionalità, tenacia e rischio personale da parte degli uomini della Direzione investigativa antimafia di Palermo e di Roma, coordinati dalla procura di Palermo. Non è esagerato dire che si tratta di un successo straordinario per lo Stato nella sua strategia di contrasto a Cosa Nostra». Perché? Che cosa rappresenta oggi Bagarella? «Bagarella non è solo il cognato di Riina, ma è l'uomo forte del ristrettissimo vertice di comando che oggi guida Cosa Nostra». In che senso uomo forte? «Lo è dal punto di vista delle capacità militari e delle scelte interne al quadrunvirato che attualmente detiene il potere nell'organizzazio- Quando parla di linea dura, si i riferisce alla scelta di attacco I allo Stato o ad altri fattori? «Quella dell'attacco frontale alle istituzioni, per quanto emerge dalle indagini, ò certamente una scelta di Provenzano e Brusca, ma anche di Bagarella, che del resto è un killer di provata capacità, autore di crimini efferati come l'omicidio del capo della Mobile di Palermo, Boris Giuliano, nel '79». L'arresto di Bagarella arriva in un momento di polemiche col potere politico che hanno investito la procura di Palermo. Che segnale se ne può trarre? «E' un ulteriore incoraggiamento ad andare avanti, è la prova che quando si lavora con volontà, determinazione e professionalità i risultati si raggiungono. E se ne raggiungono anche di straordinari, come quello di oggi». Questo significa che qualcuno deve rivedere le sue posizioni in materia di lotta alla mafia? Che la procura di Palermo non è stata ascoltala abbastanza? «Quello che bisogna comprendere è che l'esperienza che ha portato a risultati come questo, il patrimonio comune di investigatori e magistrati, deve essere tenuto in conto e considerazione in tutte le sodi, perché produce risult i importanti. Si tratta di un patrimonio conoscitivo, investigativo e operativo che deve essere salvaguardato». In questa operazione i pentiti hanno avuto un ruolo? «No, è un arresto frutto di pura attività investigativa». Giovanni Bianconi Il procuratore aggiunto di Palermo, Guido Lo Forte

Luoghi citati: Palermo, Roma