Sentenza a Biella

Gli ultra firmano una notte di terrore Sentenza a Biella Il pretore «Non è reato dire vaffan...» BIELLA. Dire «vaffanculo» non è più reato. Lo stabilisce una sentenza del pretore di Biella, Pier Luigi Pianta, destinata a far discutere avvocati e giuristi. Esaminando una denunica per ingiurie, presentata da una donna dopo un litigio con un vicino di casa, il magistrato ha deciso di archiviare l'inchiesta, anziché rinviare a giudizio l'uomo che avrebbe insultato la querelante. Seppure rozza e volgare - sostiene Pianta - l'espressione non si può considerare ingiuriosa, perché ormai è diventata di uso comune. Resta sì un insulto, ma chi lo pronuncia non va incontro a disavventure giudiziarie. La decisione del giudice ò stata accolta con stupore dall'avvocato che difendeva la donna: «Non mi aspettavo un risultato simile: e credo che questa sentenza costituisca un precedente giudiziario importante, anche a livello nazionale», td. p.l

Persone citate: Pier Luigi Pianta

Luoghi citati: Biella