Al Papa tornano i conti

Al Papa tornano i conti Al Papa tornano i conti Chiude in attivo il bilancio del Vaticano CITTA' DEL VATICANO. Nonostante le fluttuazioni dei cambi e le difficoltà negli investimenti, la Santa Sede è in attivo, anche se per soli 671 milioni. Non solo: presto sarà diffuso integralmente. Il bilancio consolidato del '94 consente ai cardinali che si occupano di finanzi: di tirare un sospiro di sollievo, dato che le previsioni erano per un disavanzo. I dati resi noti ieri non consentono comunque un'analisi dettagliata dell'andamento finanziario e lasciano anche qualche ombra sulle effettive modalità di copertura del divario esistente tra entrate ed uscite. Le cifre diffuse sono le seguenti: i ricavi ammontano a 283.9 miliardi di lire, di cui 101 provenienti dai contributi dalle diocesi di tutto il mondo e 19,5 miliardi dagli immobili; i costi risultano ammontare a 283,2 miliardi di lire, di cui 33 relativi alle spese di gestione del giornale l'iiOsservatore romano», della Radio Vaticana e della Tipografia Poliglotta. Lo Stato della Città del Vaticano ha un bilancio autonomo, che non entra in questo computo, con un utile di 23 miliardi e 460 milioni di lire, un vero balzo in avanti rispetto ai circa 6 miliardi del 1993. Lo Ior, la conosciutissima Banca Vaticana, non entra nel bilancio in quanto, ha detto il cardinale Szoka, «non è in senso tecnico un ente della Santa Sede». L'Obolo di San Pietro, cioè l'offerta che i fedeli versano direttamente al Papa per le sue opere di carità, quest'anno è tenuto fuori dal bilancio: in passato serviva a ripianare il deficit ma ora non più, o almeno non totalmente, in base ad un esplicito desiderio di Giovanni Paolo II. In ogni caso, nel 1994 l'Obolo è arrivato a quota 48,7 milioni di dollari, in flessione rispetto all'anno preceden- te. Il cardinale Szoka, in qualità di presidente della speciale commissione di cardinali incaricata di vigilare sulle finanze, e considerato il vero artefice del «miracolo» di raddrizzare i conti, ha reso noto inoltre che l'anno scorso i dipendenti totali della Santa Sede erano 2483, di cui 1306 nell'ente principale che è il Governatorato e che provvede all'approvvigionamento del piccolo Stalo. Al di là delle cifre, il vero fatto nuovo è racchiuso nella disponibilità a rendere pubblico tutto il bilancio, voce per voce, e non solo un riassunto. Rispondendo alle domande dei giornalisti in merito, il cardinale Szoka ha detto che prima occorre che sia recapitato a tutti i vescovi in quanto «senza la generosità dei vescovi, sacerdoti, religiosi e laici del mondo, non potremmo affrontare tutte le spese». [lu. to.l

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Szoka

Luoghi citati: Città Del Vaticano