Il garante approva di Fulvio Milone

Il garante approva Il garante approva «Se il Cavaliere vende è un problema di meno» NAPOLI. 11 «totofininvesU arriva pure qui, sugli spalti del Castel dell'Ovo, noi boi mezzo del Golfo di Napoli. Venderà Berlusconi? A chi? Quando? Al summit sulla comunicazione organizzato dalla Te leeoni c'è chi si interroga disegnando possibili scenari e discutendo di regole nuove nel caos dell'in formazione radiotelevisiva II Garante per l'editoria, Giuseppe Santaniello, saluta l'ipotesi della cessione parziale o totale della Fininvest come un buon modo per estirpare una volta por tutto la «spi na» del conflitto d'interessi. «La vendita del gruppo televisivo di Berlusconi, fosse anche di una parte di esso, attenuerebbe senza dubbio il problema», spio ga Santaniello. Ma subito dopo invita alla cautela: «La mia non è una previsione ma una semplice ipotesi sulla quale si può ragionare fino ad un certo punto. Bisogna vedere in che misura il titolare dello reti in questione vuole venderò e se la cessione sarà parziale o totale. Ad ogni modo, ciò servirebbe senza dubbio ad allentare il nodo del conflitto di interessi. Di più non posso din; perché non so nulla di preciso: al mio ufficiò non è arrivata alcuna conni nicaziono». Nessuna cortezza, ripeto il Garante, solo supposizioni. Né valgono a dissipare le nebbie dell'incertezza le poche, vaghe dichiarazioni di Gianni Letta, arrivato a Napoli al posto di Confaloniori, l'uomo Fininvest che all'ultimo momento ha dato forfait: «Siamo in una fase importante. Non direi crucialo o definitiva, ma importante sì», commenta, e si dice anche lui convinto che la soluzione che si profila all'orizzonte potrebbe risolvere una buona volta la questione del conflitto d'interessi. Ma poco dopo, dal tavolo degli oratori, quando si tratta di affrontare il problema dell'individuazione di regolo por mettere ordine nel mondo dell'informazione, Letta usa toni più polemici. «Fortunatamente c'è chi, con grande coraggio, si è lanciato in una splendida avventura ponendo l'Italia all'avanguardia in questo sottorc - spiega -: invoco di farci imbrigliare da lacci c lacciuoli e di dilapidare un patrimonio nazionale dovremmo pensare a competere sul mercato internazionale»! Di regole si sonte un gran parlare, nelle antiche sale del Castel dell'Ovo. Se ne occupa anche il presidente della Corte Costituzionale Antonio«itktessn»^ re. Ma prima trancia un giudizio tuù altreiene singhicro sull'informazione nostrana: «Basta dare un'occhiata al panorama internazionale per notare che, in questo campo, l'Italia si distingue in modo negativo - dice -. I mass media sono incomparabilmente più provinciali degli altri perché indulgono troppo al sensazionalismo. Sul New York Times non leggo mai titoli come quelli che compaiono sui nostri giornali, e quando si verificano fenomeni del genero vuol dire che qualcosa si è inceppato nel funzionamento della democrazia». Per quanto riguarda le regolo, Baldassarre lo invoca ma ricorda la sentenza della Corte Costituzionale sulla par condicio: «Le regole, che devono essere create, non hanno lo scopo di coprire sempre e comunque tutti i comportamenti - spiega -. I mezzi devono essere sempre proporzionati ai fini, altrimenti la Costituzione non viene rispettata». Il presidente si trincera dietro un «no comment» solo quando un cronista gli chiodo un parere sul conflitto di interessi nel sistema radiotelevisivo: «Spero sia affrontato o risolto presto, ma non chiedetemi altro: non spetta a me prospettare soluzioni», taglia corto Baldassarre. Si parla del futuro anche in casa Rai. A quale destino va incontro l'azienda? Mauro Miccio, consigliere d'amministrazione di viale Mazzini, è categorico. Risponde picche a chi gli prospetta la cessione di una delle tre reti. «Sarebbe una decisione inopportuna e dannosa - spiega -. La Rai ò strutturata su tre roti, liberarsi di una di osse presenterebbe rischi elevatissimi». Fulvio Milone

Persone citate: Berlusconi, Gianni Letta, Giuseppe Santaniello, Letta, Mauro Miccio, Santaniello

Luoghi citati: Italia, Napoli