Le tane delle bombe volanti nelle viscere di Normandia di Giuseppe Mayda

Le tane delle bombe volanti nelle viscere di Normandia Le tane delle bombe volanti nelle viscere di Normandia I SEGRETI DELLE V-1 ON soltanto a Rouen, ma nel Cotenlin, fra Grcnville ed Avranches, e anche in Bretagna, a Lannion, i tedeschi organizzarono, durante la guerra, giganteschi depositi sotterranei, anche a più piani, di quelle bombe volanti note come V-1 (cioè «Vergeltungswaffe», arma di rappresaglia) che vennero scagliate a migliaia contro la Gran Bretagna, con obiettivo principale Londra. La V-1 somigliava vagamente a un piccolo aereo senza pilota, lungo otto metri e con un'apertura alare di cinque: spinto da un motore a gasolio-ossigeno, viaggiava a una velocità fra i 480 e i 560 km/h e, nel muso della fusoliera, trasportava una bomba da una tonnellata. La sua autonomia era di 300 chilometri. I depositi di V-1 in Francia vennero decisi personalmente da Hitler già nella tarda estate del 1942 non appena le bombo volanti diedero i primi risultati positivi nella base di Poonemunde, sull'isola di Usodom, nel Baltico. Li fece costruire il maresciallo della Lufwaffe Milch, braccio destro di Goering (ma poi rimosso da quell'incarico perché si era sparsa la voce che fosse ebreo) e vi impiegò, con l'organizzazione paramilitare «Todt», soltanto squadre di tecnici e di operai tedeschi che erano stati esplicitamente legati al segreto dell'operazione (la Resistenzza francese però riuscì ad avere una mappa dei depositi, ma l'agente che la doveva portare in Inghilterra venne misteriosamente ucciso). All'inizio del 1944, sia per la scarsità di cemento, sia per le difficoltà con la mano d'opera, la Wehrmacht rinunciò a far costruire altri depositi e si servì delle grotto naturali, numerose sulla costa normanna specialmente fra Dieppe e Fécamp. Accanto a ogni gruppo di duetre depositi erano stato installate, mimetizzate nei boschi o fra le scogliere, le rampe di lancio in calcestruzzo, lunghe una trentina di metri. Le V-1, estratte dai depositi mediante elevatori e trasportate alle rampe, erano guidate da un congegno meccanico regolato a tempo: la caduta sull'obiettivo designato era garantita da un contagiri che, fissato in partenza, funzionava a una data distanza dalla base bloccando il timone di profondità e costringendo così la bomba volante a puntare verticalmente verso terra. Le V-1 lanciato contro la Gran Bretagna, a partire dal 13 giugno '44, una settimana dopo lo sbarco alleato in Normandia, furono in tutto 9300: 2000 caddero subito, prima di superare la Manica, 400 furono fermato dai cavi dei palloni di sbarramento attorno alle città britanniche, 1200 vennero abbattute dalla contraerea, 1800 furono colpite o dirottate dalla caccia, 1500 andarono a finire nelle campagne inglesi e, infine, 2400 raggiunsero Londra e vi esplosero causando 6000 morti e 18.000 feriti. Giuseppe Mayda !.e V-1 naziste fecero seimila morti a Londra

Persone citate: Goering, Hitler, Milch, Todt

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Normandia